La Nuova Sardegna

Niente città del Nord no al lodo Desini: «Una scelta errata»

di Giovanni Bua
Niente città del Nord no al lodo Desini: «Una scelta errata»

Demontis, Pd: la posizione del sindaco di Sennori non è utile meglio spingere per far equiparare le Unioni e le Città

18 novembre 2015
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SASSARI. Dalla realpolitik di Salvatore Demontis, Pd, unico sassarese in commissione Autonomia e autore dell’emendamento approvato ieri sulle unioni dei Comuni di area metropolitana, all’arrabbiatura di Roberto Desini, Cd, che di emendamenti ne ha presentati 12, tutti bocciati, e di disciplina di partito («che nemmeno è il mio») non ne vuole proprio sentir parlare.

È una moneta con due facce quella che rappresenta i consiglieri regionali di maggioranza del sassarese. Tutti concordi, con diverse sfumature, a chiedere l’area metropolitana del Nord. Ma divisi su quanto avanti spingersi nella rivendicazione.

«Fino a quando è utile e ragionevole – spiega Salvatore Demontis –. Non credo che presentare emendamenti con la consapevolezza che vengano bocciati sia il metodo giusto o che sia utile. Il collega Desini ha presentato l’emendamento sulla città metropolitana del nord Sardegna che, nonostante il mio voto favorevole e quello di Giuseppe Meloni, è stato bocciato, così com’era chiaro da tempo. È stato un vantaggio per il Nord Sardegna? Non credo. Ho preferito presentare un emendamento all’articolo 8 che è stato approvato e che credo sia molto efficace».

«Rivendico il mio diritto di presentare emendamenti – replica stizzito Desini – anche perché contesto con forza il fatto che Pigliaru non abbia voluto aprire la discussione in maggioranza su questa riforma. Non penserà davvero che ci basti una direzione del Pd per considerare chiusa la faccenda. Io sono di un altro partito. Avevo già dichiarato pubblicamente che avrei fatto tutto quanto in mio potere per fare in modo che nella riforma degli enti locali fosse inclusa l’istituzione di una città metropolitana del nord Sardegna – continua il capogruppo di Sovranità, democrazia e lavoro – Ho manifestato più volte la mia contrarietà alla versione attuale del Ddl. L’emendamento approvato appare una ulteriore beffa. E ribadisco che se questo è il testo che arriverà in aula voterò contro e invito tutti i consiglieri del nord a farlo con me».

Emendamento di cui Demontis prova a spiegare la sostanza: «La Regione propone, entro 30 giorni dall’approvazione della legge, uno schema di decreto al Consiglio dei Ministri, che stabilisce che le unioni dei Comuni di area metropolitana sono considerate soggetti equivalenti alla città metropolitana compresa la partecipazione diretta alle risorse destinate alle città metropolitane, la cura delle relazioni istituzionali con le città metropolitane e quindi l'autonomia gestionale, la programmazione strategica, il coordinamento dei piani della mobilità e della viabilità, trasferendogli le funzioni oggi in capo alle Provincie e la possibilità, mediante accordo con unioni di comuni, dell'elaborazione di una pianificazione strategica comune. Nelle more della approvazione del Dl, la Regione provvede con proprie risorse, a garantire condizioni finanziarie equivalenti». «Le risorse destinate alle città metropolitane sono destinate al rafforzamento degli ambiti urbani. La soluzione maestra sarebbe quella dell'Area metropolitana estesa al Nord. Occorrerebbe però la maggioranza in Consiglio Regionale, che ad oggi non c'è. Ma siamo sicuri che uno strumento come quello votato oggi non sia efficace? Io credo di si».

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