La Nuova Sardegna

Energia, costi alle stelle

Energia, costi alle stelle

Spesa annuale di 913 euro. Essenzialità: attesa per le decisioni del governo

17 novembre 2015
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CAGLIARI. Carissima energia: la bolletta pesa, a Cagliari come nel resto dell’isola. L’indagine di SosTariffe.it lo dimostra: nella classifica nazionale sulla spesa annuale per la bolletta elettrica, Cagliari sta dietro solo a Roma. Seconda in classifica, con 913 euro di media.

I costi energetici. Secondo l'osservatorio, è appunto la capitale la città con i consumi più alti, 4.199 kWh annui (+15,5 % dal 2014) che corrispondono a 1.016 euro di spesa annua. Cagliari è subito dopo, prima fra le città del Sud, terza è Palermo con oltre 847 euro. Campobasso è, invece, il capoluogo dove si spende di meno: il consumo annuo medio è di 2932 kWh pari a una spesa in bolletta di quasi 595 euro (circa 421 euro in meno che a Roma)Nella classifica di SosTariffe.it vengono presentati i consumi medi di energia elettrica indicati dagli utenti che hanno utilizzato il comparatore di energia elettrica del portale, per individuare il proprio consumo annuo di luce nei venti capoluoghi di regione. Se si analizzano, invece, le sole variazioni di consumo rispetto al 2014 la città «più risparmiosa» è Aosta dove il fabbisogno di energia è diminuito del 16,3%. Mentre Cagliari ha addirittura registrato una variazione in aumento del +2,7%.

L’essenzialità. L’indagine di SosTariffe.it, che attesta gli alti costi in Sardegna, arriva in un momento in cui l’energia rappresenta un argomento di strettissima attualità. Due settimane fa Terna ha presentato all’Authority l’elenco delle ce ntarli che anche per il 2016 dovrebbero usufruire del regime di essenzialità, che prevede contributi sulla produzione. Dall’elenco sono escluse le centrali di Ottana, di Fiume Santo e di Portovesme nel Sulci. Che, private di quella agevolazione, potrebbero entrare in crisi mettendo a rischio numerosi posti di lavoro e la sopravvivenza di diverse imprese. La decisione definitiva – mentre si moltiplicano gli appelli della politica – è attesa per il 27 novembre. Secondo Terna l’essenzialità non è più necessaria perché la rete elettrica è diventata sicura. E a giovarsene sarebbero innanzitutto i cittadini e le attività che pagano la bolletta elettrica: il regime di essenzialità infatti incide nella spesa finale per un importo di circa tre centesimi a chilovattora. Nel conteggio conclusivo, l’1% della spesa sarebbe dovuto alle compensazioni per l’essenzialità.

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