La Nuova Sardegna

l’ultimatum

Portovesme srl, entro novembre tutti a casa

di Tamara Peddis

PORTOVESME. Entro novembre la Portovesme srl chiuderà lo stabilimento mettendo in libertà il personale diretto e indiretto. È questa la decisione dell'azienda comunicata ieri mattina alla rsu di...

14 novembre 2015
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PORTOVESME. Entro novembre la Portovesme srl chiuderà lo stabilimento mettendo in libertà il personale diretto e indiretto. È questa la decisione dell'azienda comunicata ieri mattina alla rsu di fabbrica se entro il mese non sarà prorogato il regime di super interrompibilità. La rappresentanza sindacale ha espresso un forte dissenso e molta preoccupazione su quanto comunicato dalla Portovesme srl che ad oggi occupa nel complesso quasi 2000 lavoratori tra diretti e indotto sia nel Sulcis iglesiente che nel Medio campidano, dove a San Gavino è presente la fonderia della fabbrica. Secondo la rsu una scelta di questo tipo metterebbe in ginocchio un territorio che oramai vive di pensioni e di assistenza sociale. Il sindacato di base sollecita tutte le istituzioni ad attivarsi con estrema urgenza. Sulla questione energia i deputati del Pd Emanuele Cani e Siro Marrocu hanno presentato un'interrogazione al Ministro dello sviluppo economico per capire quali iniziative intenda prendere al fine di prorogare lo strumento sull'energia. I due deputati hanno sottolineato che la super interrompibilità non è limitata alla sola Portovesme s.r.l. ma permette il mantenimento di molte attività produttive che compensano, con i ricavi derivanti dalla prestazione del servizio di interruzione istantanea dei prelievi, le storiche debolezze legate alla carenza di infrastrutture energetiche (quale una rete efficiente di distribuzione del gas) e di trasporto.

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