La Nuova Sardegna

Alcoa, gli operai tornano in piazza

di Tamara Peddis
Alcoa, gli operai tornano in piazza

Si riaccende la protesta dei lavoratori, da Roma segnali poco incoraggianti

05 novembre 2015
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CAGLIARI. Manifestazione prima davanti al palazzo della Regione e poi un sit in all'aeroporto di Elmas. Sono queste le azioni dell'ennesima protesta degli operai ex Alcoa di Portovesme ieri mattina a Cagliari. A tre anni dalla chiusura dello stabilimento di alluminio primario, stanchi dei continui rinvii sulle possibili soluzioni che riguardano le tariffe energetiche agevolate per il futuro produttivo della fabbrica, i lavoratori e un gruppo di rappresentanti sindacali hanno deciso di continuare la protesta per sensibilizzare l'opinione pubblica, in particolare le istituzioni, sulla necessità di risolvere al più presto una vertenza oramai infinita.

Operai e sindacati, in tarda mattinata, sono stati ricevuti da Tore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis. Il segretario di Pigliaru (assente giustificato), Gianluca Serra ha informato gli operai sulle notizie poco incoraggianti emerse nella riunione romana. «Il dossier sull'energia, presentato alla commissione europea dal Governo sembrerebbe fermo nonostante i continui rinvii – ha riferito Massimo Cara della Cisl – e questo fatto ci preoccupa moltissimo». Secondo quanto riferiscono i sindacati, ieri Pigliaru a Palazzo Chigi avrebbe chiesto a Renzi e al sottosegretario Claudio De Vincenti, di sostenere con forza a Bruxelles la questione dell'energia, indispensabile per far ripartire la produzione di alluminio primario in Italia.

Ieri fino a tarda sera la rsu si è riunita per decidere quali azioni intraprendere nei prossimi giorni. Gli operai sono pronti per raggiungere la Capitale. Un clima di forte preoccupazione iniziato ieri con una lunga giornata nella quale i lavoratori si sono dati appuntamento di primo mattino davanti allo stabilimento di Portovesme. Una volta giunti a Cagliari, gli operai hanno manifestato davanti al palazzo della Regione in viale Trento. L'Alcoa dovrebbe passare dalle mani del colosso statunitense a quelle della multinazionale svizzera Glencore, titolare dello stabilimento della Portovesme srl. Ma senza la possibilità di poter usufruire di tariffe elettriche agevolate per continuare la produzione di alluminio primario per un periodo di almeno dieci anni, la Glencore non sarebbe disposta ad acquisire la fabbrica.

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