La Nuova Sardegna

Fondazione, spunta Soru: lui nega

Fondazione, spunta Soru: lui nega

Nelle carte il nome del segretario Pd: «Non so nulla, mai stato contattato»

31 ottobre 2015
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LA MADDALENA. Il futuro di Budelli era già nella mente di Michael Harte alla fine del 2013. Tutto nero su bianco. In una lunga appassionata lettera all’allora ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, il banchiere raccontava il suo piano per Budelli. Tutto definito nel dettaglio in un allegato articolato. La “mission” dell’Osservatorio della vita marina. Ma anche la Fondazione Budelli onlus, nata per gestire il patrimonio sull’isola. Dotazione iniziale: 1 milione di euro. Già pronto anche il Comitato di indirizzo composto dal presidente Michael Harte; presidente pro tempore del Parco; rappresentante Marin des Bouches de Bonifacio; sindaco di La Maddalena; rappresentante di Legambiente; rappresentante del Fai; Renato Soru. Il nome dell’ex presidente della Regione non passa inosservato. Una spiegazione verde ci sarebbe pure. Soru è “Ambasciatore per la costa” , onorificenza che gli è stata conferita da una Agenzia dell’Onu per la tutela dell’ambiente. Un riconoscimento in particolar modo per aver approvato il vincolo di non edificabilità nella fascia costiera entro i due chilometri dal mare. Ma il nome di Soru sembra essere finito lì senza che il diretto interessato sia mai stato contattato. «È la prima cosa che sento – dichiara –. A me nessuno lo ha mai chiesto nulla e non so propria cosa ci faccia il mio nome nella Fondazione Budelli. Magari sarebbe stato meglio chiedermelo».

Ma alla fine del 2013, quando il Parco annunciava di voler esercitare il diritto di prelazione , la mission dell’Osservatorio della vita marina era già scritta. E si parlava di un progetto di lungo termine che andava oltre i confini di Budelli, con il “restauro dei fabbricati presenti sulle isole, compreso il faro di Razzoli e vari edifici su Santa Maria, a uso di ricerca e residenziale”. Forte la visione green del progetto. «La Fondazione nasce con l’obiettivo della tutela e valorizzazione dell’ecologia marina e terrestre dell’isola Budelli e dell’arcipelago di La Maddalena». Ottime idee, da vero filantropo, che trasferite su carta hanno perso però un po’ di verde. Con ruderi trasformati in residenze temporanee per artisti; ingombranti moli sulle spiagge; campi boe e un’area tra Budelli, Razzoli e Santa Maria vietata alla navigazione. (se.lu.)

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