La Nuova Sardegna

Funghi, l’invasione dei cercatori

di Pietro Marongiu
Funghi, l’invasione dei cercatori

Scano Montiferro, allevatori infastiditi. Il sindaco: «Serve una legge regionale»

18 ottobre 2015
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SCANO MONTIFERRO. Il gran numero di cercatori di funghi che si riversano quotidianamente nei boschi del Montiferru, non sono graditi agli allevatori e ai proprietari dei fondi agricoli, che li ritengono responsabili di lasciare i cancelli dove c’è bestiame aperti o dell’abbattimento delle recinzioni e dei muretti a secco. Dalle campagne lussurgesi sta sparendo la legna accatastata, oliveti, castagneti e noceti sono letteralmente presi d’assalto da frotte di maleducati che per raccogliere il frutto non esitano a spezzare i rami delle piante. Un’invasione incontrollata che rischia di far saltare i nervi di chi in quei boschi ha la propria azienda e il proprio lavoro. Una prima reazione, seppure senza conseguenze spiacevoli per nessuno, c’è già stata. Diverse persone che avevano lasciato l’auto lungo la strada che da San Leonardo porta al bivio di Scano Montiferro, al rientro hanno trovato pezzi di frasche infilate tra tergicristalli e parabrezza: un segno che ha un significato abbastanza chiaro. Un avviso indicante il livello di esasperazione, un invito a non tornare. «Se qualcuno si prende la briga di fare una verifica - ha detto un allevatore di Santu Lussurgiu, che ha chiesto l’anonimato - si renderà conto che ogni giorno qui arrivano centinaia di auto da tutta l’isola. Migliaia di persone che, ogni giorno, setacciano il bosco alla ricerca dei porcini. Ci sono anche i camper. Evidentemente qualcuno li cerca per venderli». Ieri, nel mercato oristanese di via Mazzini, i porcini venivano venduti a 30 euro il chilo. «Molti se non trovano funghi prosegue l’allevatore - portano via altro. E il bestiame, spaventato, si allontana, esce dai cancelli lasciati aperti, e per noi diventa molto faticoso radunarlo per la mungitura o per dargli da mangiare». «Qualche giorno fa - dice il sindaco di Scano Montiferro Franco Frascaro - nella zona boschiva tra “Patola” e la strada per Macomer, c’erano circa 250 auto. E arrivato il momento che la Regione faccia una legge - prosegue Frascaro -. Nei prossimi gironi chiederò un incontro ai sindaci di Seneghe, Cuglieri e Santu Lussurgiu, per concordare una linea d’azione comune e per sollecitare l’intervento della Regione.

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