La Nuova Sardegna

L’Esercito: non possiamo ridurre i poligoni

L’ha detto alla Camera il Capo di stato maggiore. Gli antimilitaristi: «La Regione deve reagire subito»

09 ottobre 2015
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CAGLIARI. Il governo Renzi annuncia da giorni che «molto presto ci saranno notizie positive sulle servitù militari». Però nel frattempo il ministro della Difesa Roberta Pinotti firma (senza il parere della Regione) il via libera a una’ennesima stagione di esercitazioni militari a Teulada e anche il Capo di stato maggiore dell’Esercito sembra deciso a mettersi di traverso nella trattativa Stato-Regione. È stato il generale di corpo d’armata Danilo Errico a far capire che i militari non possono ridurre oltre i poligoni. «Siamo a un livello tale per cui non possiamo scendere al di sotto di quello che abbiamo», ha detto nell’aula della commissione Difesa della Camera di cui fanno parte anche quattro deputati sardi: Emanuela Corda (Cinque stelle), Michele Piras (Sel), Gian Piero Scanu (Pd) e Pierpaolo Vargiu (Scelta civica). Del confronto in corso fra il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi e la Regione per ridurre le servitù, al Capo di Stato maggiore interessa poco. «Come stiamo adesso – ha detto – sopravviviamo bene, ma non possiamo perdere altri spazi. Vorremo diminuire anche la pressione sul territorio e sulle popolazioni delle esercitazioni a caldo, cioè con l’uso delle munizioni, e passare alle simulazioni ma in ogni caso almeno una volta il cannoniere deve sparare, col colpo vero, deve sentire qual è il botto, qual è la sua reazione». Una parte dell’intervento il generale Errico l’ha dedicata a Macomer e a Teulada: «Noi lì bonifichiamo da tempo. Nel primo caso, seppure in un’area per noi fuori uso, siamo intervenuti immediatamente dopo aver trovato rimasugli di bombe a mano e materiale inerte. Nel poligono di Teulada, che è di proprietà dell’Esercito, abbiamo cominciato una bonifica sistematica, al alta tecnologia, metro per metro». È ancora difficile dire se le bonifiche sono davvero efficaci e ancora meno se alla fine arriveranno davvero le «liete notizie» del Governo sulle servitù. Sentito il Capo di stato maggiore, le premesse non sembrano essere delle migliori. Anzi, è proprio il comitato «Gettiamo le basi» a chiedere alla Regione di opporsi al decreto con cui è stato dato il via libera alle esercitazioni Nato cominciate a Teulada. «La Giunta – scrivono gli antimilitaristi – può ancora chiedere al Governo di rivedere quel diktat del ministro emesso nonostante il programma delle esercitazioni sia stato bocciato a suo tempo dal comitato misto paritetico Stato-Regione. Il governatore Pigliaru eserciti il diritto di opposizione e dimostri che la Sardegna non è un suddito».

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