La Nuova Sardegna

Sclerosi multipla, proposta di legge del Pd per il registro e la rete regionale

Sclerosi multipla, proposta di legge del Pd per il registro e la rete regionale

L'obiettivo è migliorare la qualità dell'assistenza, superando la frammentarietà degli interventi sul paziente. Quattromila malati in Sardegna, casi in continuo aumento

06 ottobre 2015
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CAGLIARI. La Rete regionale per la sclerosi multipla è al centro della proposta di legge presentata dal gruppo del Pd in consiglio regionale. Uno strumento normativo - illustrato oggi, martedì 6, nel corso di una conferenza stampa - per migliorare la qualità dell’assistenza, superando la frammentarietà dell’intervento sanitario sul paziente.

Sarebbero 4mila i sardi affetti da sclerosi multipla. Numeri che fanno salire la Sardegna ai vertici mondiali per incidenza della malattia, caratterizzata dagli altissimi costi sociali e sanitari.  

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«In Italia si spendono ogni anno un miliardo e 600mila euro per la cura di questa malattia. Per ogni paziente invece si impegnano circa 38mila euro all’anno che salgono a 70mila per i pazienti più gravi», ha evidenziato Pietro Cocco, capogruppo del Pd.

La proposta di legge, composta da 10 articoli, prevede l’istituzione del registro regionale della sclerosi multipla per cercare di mettere a fuoco dove e perché la patologia colpisce di più. Il provvedimento che verrà portato all’attenzione dell’aula punta anche all’elaborazione di di percorsi diagnostici e terapeutici e alla realizzazione di sistemi informativi sulla malattia.

«È la prima volta in Italia che una legge propone il riconoscimento della rilevanza sociale della sclerosi multipla», ha sottolineato il consigliere Pd Mario Tendas, primo firmatario della proposta, che ha evidenziato l’importanza di fare rete tra associazioni, ricercatori, strutture sanitarie centrali e periferiche per superare anche i disagi affrontati dai pazienti e offrire cure più adeguate.

«Il trend è in continuo aumento, come se ci trovassimo davanti ad un’epidemia», ha precisato la dottoressa Giovanna Marrosu del centro unico dell’ospedale Binaghi di Cagliari. 

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