La Nuova Sardegna

Ledda (La Base) «Lingua blu, stop ai vaccini»

CAGLIARI. «L'assessore regionale alla Sanità persevera e con una delibera ha prorogato di un mese la campagna vaccinale coattiva contro la lingua blu. Un atto di imperio che non ha alcuna motivazione...

19 settembre 2015
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CAGLIARI. «L'assessore regionale alla Sanità persevera e con una delibera ha prorogato di un mese la campagna vaccinale coattiva contro la lingua blu. Un atto di imperio che non ha alcuna motivazione logica ma che mette in rilievo lo scollamento tra istituzioni e pastori e una politica che non ha acquistato il consenso e la fiducia del comparto e perciò cerca di sottomettere anziché governare». Così il consigliere regionale della Base Gaetano Ledda sfodera il suo attacco nei confronti di Luigi Arru, con un'interrogazione al presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, in cui chiede «la revoca del provvedimento e l'avvio di un nuovo metodo basato sulla collaborazione tra sistema sanitario regionale, organizzazioni di categoria e allevatori sardi». Il decreto del 2014 prorogato nei giorni scorsi prevede per gli allevatori che si rifiutano di vaccinare la perdita degli indennizzi previsti dalla legge per i danni causati dalla malattia e una sanzione amministrativa pecuniaria che va da un minimo di 258 ad un massimo di 1.291 euro. Inoltre stabilisce che il sindaco su richiesta della Asl debba procedere «all'emanazione di apposita ordinanza urgente, al fine dell'effettuazione coattiva della profilassi vaccinale». «Alcuni pastori si oppongono alla vaccinazione, rinunciando preventivamente ai risarcimenti, non per motivi velleitari ma per scelta cosciente e ponderata», ricorda il presidente regionale della Base Efisio Arbau, ex consigliere regionale, che come sindaco di Ollolai non ha emanato l'ordinanza richiesta dalla Asl.

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