La Nuova Sardegna

Expo, l’isola saluta con il Cannonau

Expo, l’isola saluta con il Cannonau

Nell’ultima giornata dedicata alla Sardegna in mostra le produzioni vitivinicole

18 settembre 2015
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MILANO. Nelle tavole dei sardi il vino non è mai mancato e rientra senz’altro tra i prodotti tipici della dieta dei centenari. Dal periodo nuragico, il cui studio ha permesso di scoprire che il vino in Sardegna non sarebbe arrivato in età fenicia o punica, a Instagram, il social network che racconta per immagini l’Isola a tavola nella sua versione più evoluta e attuale, la viticoltura e l’enologia hanno lasciato traccia della loro incisiva presenza lungo 3mila anni di storia.

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«Abbiamo voluto inaugurare le giornate della Sardegna a Expo con i pecorini, prodotto che rappresenta una parte consistente dell’export isolano, e non potevamo non dedicare la chiusura ai vini che, con il cannonau e il vermentino, hanno conquistato mercati importanti negli ultimi anni». Così l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, intervenendo al talk show moderato dalla giornalista Eleonora Cozzella, coordinatrice del sito “Food&Wine” e ispettrice della “Guida ai ristoranti d’Italia” per il gruppo “L’Espresso”. Il vino sardo è stato presentato così, a 360 gradi, nella giornata di chiusura della Sardegna a Expo2015, con le sue sfaccettature scientifiche e storiche, tradizionali e commerciali, social e di vita vissuta.

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