La Nuova Sardegna

Ordini del giorno

Limba, più poteri alla Regione Il caso Rai tiene ancora banco

CAGLIARI. Il Consiglio regionale ha approvato due ordini del giorno sulla lingua sarda. Il primo è una presa d’atto della bozza della commissione paritetica Stato-Regione che assegna alla Sardegna la...

05 agosto 2015
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CAGLIARI. Il Consiglio regionale ha approvato due ordini del giorno sulla lingua sarda. Il primo è una presa d’atto della bozza della commissione paritetica Stato-Regione che assegna alla Sardegna la possibilità di gestire direttamente i fondi del Governo a favore delle minoranze linguistiche. Ora la decisione dovrà essere ratificata dal Consiglio dei ministri e a quel punto sarà la Giunta a decidere i progetti, compreso l’insegnamento del sardo nelle scuole. Nell’altro ordine del giorno, il Consiglio ha impegnato invece la Giunta a prendere posizione – lo ha già fatto – sul no del Senato e del Governo alla possibilità di un palinsesto in limba sulle reti Rai. Sul caso c’è da registrare anche la presa di posizione del Fronte indipendentista unidu che accusa due senatori sardi del Pd, Silvio Lai (astenuto) e Giuseppe Cucca (ha votato contro), di non aver sostenuto l’emendamento del senatore Luciano Uras (Sel) sull’inserimento del sardo all’interno della legge di riforma sulla Rai. A rientrare sul caso è anche l’’ex presidente della Regione Ugo Cappellacci (Forza Italia): «Il centrosinistra e la Giunta in particolare ora versano lacrime di coccodrillo dopo aver demolito in 18 mesi la politica per la valorizzazione del sardo».

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