La Nuova Sardegna

Vacanzieri, voglia di mare: un business da 2 miliardi

di Stefano Ambu
Vacanzieri, voglia di mare: un business da 2 miliardi

Lo studio: i viaggiatori sono attratti soprattutto dalle bellezze naturali Chi arriva nell’isola spende mediamente 861 euro a testa e resta 11 notti

25 luglio 2015
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Il nome Sardegna funziona: da solo riesce a convincere molti turisti a fare le vacanze nel'isola. Tra le ragioni delle scelte dei turisti la notorietà della destinazione è però al secondo posto.

Al primo ci sono le attrazioni naturalistiche. Che poi, tradotte, significano mare: tre persone su quattro scelgono la Sardegna per le spiagge.

In soldoni, tutto questo significa una spesa complessiva annua di quasi due miliardi di euro. Il turista per l'isola spende mediamente 861 euro, 635 se si esclude il viaggio. E al giorno escono mediamente dalle sue tasche 104 euro (74 escluso il viaggio).

È il risultato di uno studio condotto dal Crenos sull'analisi della domanda turistica in uno studio del Crenos, chiamato "destinazione Sardegna", presentato ieri mattina nell'aula magna dell'ex clinica medica a Cagliari.

Un'indagine, quella curata dal gruppo di lavoro coordinato da Andrea Zara e Davide Cao, che disegna anche il ritratto del turista tipo che sceglie l'isola.

Il questionario è stato sottoposto a un campione di 1461 persone nei porti di Cagliari, Olbia e Porto Torres e negli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero tra aprile e ottobre del 2012. Il vacanziere ha in prevalenza tra i 36 e i 50 anni e ha un tasso di cultura abbastanza elevato: il 49 per cento ha la laurea.

La maggior parte, il sessanta per cento, arriva dal resto d'Italia: soprattutto dalla Lombardia, dal Lazio e dal Piemonte. Gli altri? Dall'Europa. Sempre in testa i tedeschi (e infatti lo studio riserva un approfondimento a parte per chi arriva dalla Germania).

Poi Francia e Regno Unito. Di solito chi sceglie l'isola è recidivo: il 73,8 per cento è stato almeno una volta in Sardegna, il 32,9 per cento oltre cinque. Di solito il viaggio è in coppia o allargato alla famiglia.

Più basse le percentuali per gli arrivi in gruppo (13,7) o da solo (9,3). Per quanto riguarda ancora le spese l'alloggio (sempre viaggio escluso) incide per il 50 per cento. Ristoranti e bar sono la voce al secondo posto (18 per cento). In generale comunque gli stranieri spendono più degli italiani.

La provincia più battuta è quella di Olbia Tempio (43,6): stravince su Cagliari (17,7) e Sassari (16,8). Agli ultimi tre posti Ogliastra, Oristano e Carbonia Iglesias. Anche nella classifica dei comuni stravince il nord: in testa Arzachena, poi Olbia, Alghero e San Teodoro. Al quarto posto c'è Cagliari. La permanenza media è di undici notti per gli italiani e di dieci per gli stranieri.

Poco diffusa la formula short break: solo il 4,4 per cento si trattiene due o tre notti. Di solito (82,2 per cento) si sceglie una località: solo il 17 per cento cambia casa, hotel o campeggio. Dove stanno? Il 31 per cento in hotel, prevalentemente 4 stelle. Di solito i turisti sono contenti della loro vacanza in Sardegna.

I maggiori tassi di insoddisfazione riguardano accessibilità e trasporti (20,5 per cento a testa) e informazione turistica (18,9 per cento).

Promossi in enogastronomia, ma diversi turisti hanno qualcosa da ridire su affollamento (11,5), sicurezza (6,4) e risorse culturali (6,9). Comunque felici: l'87 per cento suggerirebbe la vacanza in Sardegna e il 79 per cento tornerebbe nell'isola.

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative