Graziano Mesina accusato di un omicidio avvenuto 41 anni fa a Mamoiada
Notificato in carcere l'avviso di conclusione indagini per l'uccisione di Santino Gungui, che all'epoca aveva 37 anni. L'ex primula rossa del banditismo sardo sarebbe il mandante del delitto
NUORO. Graziano Mesina è accusato dell'omicidio di Santino Gungui, ammazzato a 37 anni la notte tra il 24 e il 25 dicembre del 1974. L'uomo era stato ucciso sotto casa a Mamoiada. I carabinieri del nucleo investigativo di Nuoro, nell'ambito delle indagini sul traffico di droga nel quale è coinvolto Graziano Mesina, hanno scoperto attraverso una intercettazione il suo coinvolgimento in questo delitto di 41 anni fa. L'omicidio sarebbe maturato per questioni legate alla spartizione di denaro per sequestri di persona e Mesina sarebbe il mandante.
L'avviso di conclusione indagini è stato notificato questa mattina in carcere a "Grazianeddu", che ora dovrà rispondere anche di queste pesantissime accuse.
Santino Gungui era stato assassinato poco dopo la mezzanotte fra il 24 dicembre e il 25 dicembre mentre rientrava a casa dopo aver terminato di accudire il bestiame. L'assassino o gli assassini lo avevano atteso in corso Vittorio Emanuele, in un tratto al buio, e gli avevano sparato alle spalle con tre fucilate caricate a pallettoni. L'uomo era morto sul colpo. Le indagini erano state indirizzate nel mondo dell'abigeato ma subito dopo erano state collegate ad altri episodi criminali, come i sequestri di persona. Due fratelli di Santino Gungui, Gonario e Aldo, infatti erano stati implicati nel sequestro e l'omicidio di Aurelio Baghino, concessionario della Fiat di Nuoro, rapito e mai tornato a casa. Il padre di Santino, Salvatore Gungui, all'epoca scontava una condanna all'ergastolo come mandante di un duplice omicidio.
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Santino Gungui non era mai stato implicato in questi episodi criminali anche perché all'epoca non viveva in Sardegna. Era rientrato a Mamoiada solo dopo l'arresto del padre e dei fratelli per accudire il bestiame. E allora si parlò di vendetta trasversale. Ora il provvedimento notificato a Graziano Mesina, getta una nuova luce su un caso rimasto senza colpevoli.