La Nuova Sardegna

Teatro, la storia di Bianca e quella di Edipo Re

di Monica De Murtas
Teatro, la storia di Bianca e quella di Edipo Re

Al Vecchio Mulino stasera un allestimento in due parti curato da Rita Bonomo e Monica Solinas

24 giugno 2015
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SASSARI. Prosegue questa sera alle 20,30 al Vecchio Mulino, la rassegna “La densa consistenza della memoria” organizzata dal Caffè delle Nuvole in collaborazione con Il vecchio Mulino e le librerie Messaggerie Sarde e Dessi. In programma il recital “Fate questo in memoria di me” a cura di Rita Bonomo , Giusy Calia e Monica Solinas con la collaborazione di Consuelo Pittalis. Allestimento scene Monica Solinas, abiti e oggetti di scena a cura di Alessandra Mura. La prima parte del recital presenta una lettura tratta dal testo di Bonomo “Taccuino d'interni”, presentato recentemente al "FestivArt della Follia" di Torino, che evoca un luogo della memoria della città di Sassari: l'ex ospedale psichiatrico di Rizzeddu dove l'artista immagina di ritrovare il taccuino di Bianca un' ipotetica degente del “settore donne agitate”.

Sognava di diventare cantante Bianca ma la sua famiglia lo impedì annullando così la vera identità della ragazza naufragata nel delirio. «Bianca resta incarcerata nella memoria di quelle mura -dice Bonomo- dove l’internamento è ancora dimensione. Di intatto non resta altro che la memoria custodita dalle muffe verderame che disegnano intrichi freschi sotto cui si posano intrichi antichi, scoloriti da nuove piogge». Lo spettacolo alterna alle letture drammatizzate alcuni contributi video e un intermezzo musicale a cura di Rita Casiddu. Nella seconda parte della serata il recital propone una lettura tratta dal testo di Bonomo “Padre Nostro chi è Nostro Padre” presentato lo scorso maggio al Festival della Letteratura “Bologna in Lettere” e ispirato a “Edipo re” di Pasolini. Nel testo emerge il complesso edipico dell’uomo-figlio nei confronti del padre-mondo. «Padre Nostro Chi è nostro padre? -spiega Bonomo- è la domanda che non vuole avere una risposta ma condurre piuttosto alla ricerca di un rifugio nel grembo delle proprie origini. La natura creatrice partorisce la memoria di ciò che siamo. Un lavoro che vuole essere dunque un elogio all'atto creativo».

La rassegna proseguirà il 23 luglio alle 18 con il laboratorio di “pensiero e arte” alla libreria Messaggerie con la partecipazione di Massimo Ciminelli.

Di memoria prenatale si parlerà invece in occasione dell'evento intitolato "Arte, Segno, Scarabocchio” che si terrà il 2 luglio alle 18.30 alla libreria Dessi. Info e prenotazioni: 079/4920324.

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