La Nuova Sardegna

Fonni, un colpo alla tempia dopo la lite per il garage

di Pier Luigi Piredda
Fonni, un colpo alla tempia dopo la lite per il garage

Mario Tronci, 65 anni, ex titolare del Caffè Roma, a Sassari, è stato ucciso da Stefano Maloccu, subito arrestato. Con freddezza il killer per tre volte ha premuto il grilletto contro il rivale

24 giugno 2015
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FONNI. Tre colpi di pistola per chiudere una lite che si trascinava da anni e che si era conclusa con l’intervento dell’ufficiale giudiziario. Tre colpi di pistola in pieno centro, in via Parrocchia, poco dopo le 19,30, quando le donne stavano rientrando a casa dopo la messa della sera. La vittima dell’omicidio è Mario Tronci, 65 anni, noto imprenditore fonnese, conosciutissimo soprattutto a Sassari dove per alcuni decenni aveva gestito il Caffè Roma, ex Bar Silvio, in via Roma di fronte al Tribunale e al carcere di San Sebastiano. Tronci è stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa e altri due al una spalla e al torace. Sparati quasi a bruciapelo da Stefano Maloccu, 73 anni, titolare fino a qualche tempo di un’armeria.

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Dopo aver giustiziato il compaesano davanti alla porta di casa, Maloccu è rientrato nella sua abitazione e si è barricato. Quando sono arrivati gli agenti, l’anziano armiere ha minacciato di fare saltare in aria la casa aprendo i rubinetti del gas della cucina. Mentre tutti gli abitanti delle case del quartiere venivano allontanati per motivi di sicurezza, il responsabile del distaccamento della polizia stradale di Fonni, Liberato Sau e un altro agente, hanno intavolato una veloce trattativa con Maloccu.

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Nella concitazione di quei momenti, i due sono riusciti a farsi aprire la porta e fare irruzione nella casa: hanno così bloccato Maloccu che aveva ancora la pistola in mano. L’assassino è stato ammanettato e portato via. Inutili i soccorsi per Mario Tronci che è morto sul colpo, centrato alla testa, a una spalla e al torace dalle pallottole della Walther 7,65 con la quale Stefano Maloccu ha affrontato il compaesano.

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In via Parrocchia dopo pochi minuti sono arrivati i carabinieri, al comando del maggiore Marco Keten, e della stazione del paese per dare manforte agli agenti del distaccamento della polizia stradale, poco dopo sono arrivati anche il dirigente della squadra mobile, Fabrizio Mustaro, e gli investigatori che hanno avviato i rilievi. Con loro anche il medico legale Vindice Mingioni che ha fatto una ricognizione sul cadavere prima della perizia necroscopica, già disposta dal magistrato, che sarà svolta probabilmente domani a Nuoro.

All’origine del delitto, una proprietà contesa. Il padre di Mario Tronci aveva concesso a Maloccu di poter costruire una parte della sua abitazione sopra un garage. In cambio della concessione dell’area, il patriarca dei Tronci aveva chiesto a Maloccu di sistemare il garage di via Bresciani, una traversa di via Parrocchia. Morto il vecchio Tronci, Maloccu non aveva rispettato l’accordo sancito con una stretta di mano e si era impossessato del garage. Era cominciata una contraversia legale che si è trascinata per molti anni, fino a quando qualche tempo fa i Tronci non hanno vinto la causa.

Ma i rapporti tra i Maloccu e i Tronci si erano deteriorati tanto che non c’era stata possibilità di risolvere la controversia. Fino a quando il 16 giugno è intervenuto l’ufficiale giudiziario per far applicare la sentenza. Maloccu avrebbe cercato di opporsi dormendo per qualche notte su una brandina nel confine tra la sua proprietà e il garage, ma i muratori hanno continuato la loro opera e restituito la piena proprietà ai Tronci.

Ieri sera Mario Tronci, residente a Sassari, era arrivato in paese per la festa e nel pomeriggio ha fatto un salto nel garage, poco distante dall’abitazione di famiglia, per verificare lo stato dei lavori. Maloccu l’ha visto passare e ha atteso il momento propizio per mettere a segno la sua vendetta. Quando ha sentito la serranda di via Bresciani abbassarsi, Maloccu ha aperto la porta della sua casa e atteso Tronci. Quando è arrivato all’altezza del portone, con freddezza, Maloccu è uscito da casa e ha sparato. Tre colpi. Mortali. Uno al viso, uno alla spalla e uno al torace.

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