La Nuova Sardegna

Nucleare, a luglio si torna in piazza

Nucleare, a luglio si torna in piazza

Cumpostu chiama a raccolta i sardi: «È una guerra che non possiamo perdere»

23 giugno 2015
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CAGLIARI. Dopo il successo del No Nucle Day, il 7 giugno scorso, il Coordinamento No Nucle-No Scorie rilancia in un vertice a Oristano la mobilitazione in luglio per dire no al deposito unico delle scorie nucleari in Sardegna. Per Bustianu Cumpostu, anima e motore del Coordinamento, quella contro il deposito delle scorie nucleari è per i sardi la madre di tutte le guerre. «Se perdiamo questa guerra è finita per tutto il resto, compreso il progetto della indipendenza», ha detto Cumpostu spiegando che la guerra contro la localizzazione in Sardegna del deposito unico si può vincere solo se sarà una guerra di popolo. «Senza un popolo alle spalle non concludiamo nulla, vinciamo solo se sono con noi tutti i sardi, compresi i poliziotti della Digos e il sindaco di Decimoputzu che vuole organizzare la marcia a favore delle basi militari», ha aggiunto ricordando a tutti gli attivisti quale sia l'importanza della posta in gioco e la necessità di evitare le divisioni. Per le iniziative di protesta decise dal Coordinamento, restano da decidere le modalità e qualche data. La giornata della Guardiania nei quattro porti che potrebbero essere scelti per lo sbarco delle scorie è stata fissata invece per domenica 26 luglio. E sulla questione delle scorie interviene anche Antonio Satta, segretario dell’Unione Popolare Cristiana (Upc). «Chi garantirà la sicurezza dei siti che accoglieranno le scorie nucleari? - si chiede - Ad oggi non abbiamo alcuna certezza sulla qualità delle tecnologie utilizzate. Le passate esperienze ci dicono che i rapporti di strutture simili col territorio sono sempre difficili. Un deposito nucleare non farebbe altro che rendere meno sicuro il nostro territorio - conclude Satta - che invece ha bisogno di essere sempre più visto in un'ottica verde».

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