La Nuova Sardegna

“Un anno sull’Altipiano” La Grande guerra a Gavoi

“Un anno sull’Altipiano” La Grande guerra a Gavoi

Reading teatrale di Daniele Monachella il 13 giugno in piazza Sant’Antiocru Il racconto di Lussu e un incontro con Stefano Benni per il preludio del festival

02 giugno 2015
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GAVOI. La Grande guerra. E i sardi. Quelle migliaia di fantaccini partiti lontano dall’Isola per il fronte per diventare poi carne da macello per una Patria che non conoscevano e forse poco amavano. Storie di uomini che in quella linea martoriata di confine divennero uomini conoscendo la paura ma anche l’amicizia e la solidarietà umana. Sono i Dimonios della Brigata Sassari e gli altri fanti raccontati in un libro straordinario, che è più di un reportage, è un racconto amaro e forte di una tragedia umana senza limiti qual’è la guerra. E’ l’opera scritta dal grande Emilio Lussu che presta le sue pagine per un evento teatrale, il prossimo sabato 13 giugno, alle 19 in Piazza Sant’Antiocru, preludio del festival letterario “L’isola delle storie”.

E’ “Un anno sull’Altipiano – Ho tanti ricordi come se avessi cento anni”, prodotto dal Cedac e patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel quadro di celebrazioni dedicati all’anniversario della Guerra del 195-1918, un recital di teatro e musica tratto dall’omonimo romanzo di Emilio Lussu e curato da Mab Teatro. Ad aver adattato per il palcoscenico le pagine di quel libro è l’attore Daniele Monachella, voce recitante, accompagnato in scena dal chitarrista e compositore Andrea Congia e da Andrea Pisu alle launeddas e alle percussioni.

«Ne è venuto fuori un monologo – spiega Monachella – che vuole essere una testimonianza del popolo sardo che con migliaia di vite umane, pagò l’immane prezzo della Grande guerra». «La lettura – aggiunge Monachella – è resa ricca dalle parole di un autore che si rivolta moralmente alla guerra e alla classe che la provoca. I suoni provocatori di chitarra e launeddas e tamburi, notoriamente strumenti del folklore, intrecciano la narrazione e parlano in questo viaggio con suoni universali».

Il recital prende spunto dall’esergo del libr: «Ho più ricordi che se avessi mille anni», che rimanda a “I fiori del male” di Baudelaire, testo che fu il fedele amico di Lussu durante la sua lunga permanenza nei sette Comuni dell'Altipiano di Asiago.

Sempre per il “Preludio”, il 14 pomeriggio è di scena l’incontro con lo scrittore Stefano Benni. Mentre negli gli spazi del Museo Comunale si inaugurano alcune mostre che resteranno aperte fino a luglio: “Setta. Quadri di comportamento di Claudia Castellucci”presentata dal Man di Nuoro con una doppia personale “Occhio riflesso” di Enrico Piras e Alessandro Sau e la mostra dell’illustratore irlandese Brian Fitzgerald Bounce Bounce, vincitore Silent Book 2014.

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