La Nuova Sardegna

la polemica

Mulas: sì ai profughi a Valledoria

di Nadia Cossu

Il prefetto replica al sindaco Terzitta: la struttura scelta è perfetta

06 maggio 2015
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SASSARI. Da una parte la posizione del prefetto di Sassari Salvatore Mulas: «Sono un uomo dello Stato e ho il dovere di non abbandonare queste persone». Dall’altra il sindaco di Valledoria Tore Terzitta che dice altrettanto chiaramente: «Lungi da me innescare uno scontro istituzionale ma resto della mia opinione: la struttura individuata nel mio paese non è adatta ad accogliere un numero alto di profughi».

Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica si è riunito ieri mattina nel palazzo della prefettura di Sassari per discutere di migranti e in particolare per affrontare il caso Valledoria. Nel paese dell’Anglona, infatti, potrebbero arrivare a breve diverse decine di profughi ed è stato già individuato l’edificio che dovrà accoglierli: la ex casa di riposo. Che – ed è questo il casus belli – quando era in funzione ospitava 34 anziani. Oggi però nella stessa struttura potrebbero essere ospitate molte più persone, si è parlato addirittura di 94 migranti. Una scelta non condivisa dal primo cittadino: «La divergenza riguarda proprio il numero – ha spiegato Terzitta – e ho cercato di dirlo molto serenamente durante il vertice in prefettura. Per me è impossibile in questo momento esprimere un parere, di sicuro mi interessa che tutto venga fatto nella legalità». Il riferimento è probabilmente alla gara d’appalto bandita per la gestione dell’accoglienza dei profughi, vinta da una ditta romana. Terzitta aveva lamentato il fatto che in quella gara il Comune non sarebbe stato coinvolto. «Massimo rispetto per la figura del sindaco – replica Mulas – ma dobbiamo tutti prendere atto del fatto che c’è un’emergenza in corso. Stiamo verificando le carte dell’impresa vincitrice dell’appalto e quando avremo terminato decideremo. La struttura di Valledoria è bellissima, i vigili del fuoco hanno fatto un sopralluogo e, a parte qualche piccolo accorgimento, la sede è pronta». Alle perplessità di Terzitta il prefetto risponde così: «Una cosa è la casa di riposo per anziani, altra è una struttura di accoglienza per migranti. I primi hanno necessità di spazi ampi. Ma in questo caso si parla di ventenni. E la struttura di Valledoria è certamente adeguata. Abbiamo necessità di andare avanti, anche oggi (ieri per chi legge ndc) stiamo soccorrendo nel nostro mare un cargo maltese diretto a La Spezia, hanno finito viveri e acqua. Lavoriamo in silenzio, in punta di piedi, è questo il nostro dovere».

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