La Nuova Sardegna

Alghero

Droni per i vigili a caccia di abusi ambientali

di Andrea Massidda
Droni per i vigili a caccia di abusi ambientali

La polizia municipale userà i velivoli anche per scoprire discariche illegali. Accordo con l’Università di Sassari, richiesta all’Enac per uno scalo a Surigheddu

16 dicembre 2014
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ALGHERO. La guerra agli abusi edilizi, alle discariche improvvisate nelle campagne e persino al famigerato punteruolo rosso che infetta e uccide le palme? Ora gli agenti della polizia municipale di Alghero hanno deciso di combatterla dall’alto dei cieli. Letteralmente. Tanto che presto alcuni di loro avranno in dotazione dei droni per il monitoraggio del territorio, veri e propri aeromobili a pilotaggio remoto con su montata una telecamera capace di riprendere in volo ogni possibile illecito o emergenza ambientale. Tutto grazie a un progetto appena messo a punto in sinergia con il Dipartimento di Agraria dell’università di Sassari, già attivo nello sfruttare questa innovativa tecnologia. Ma c’è di più: entro la prossima primavera, su un’area di 2.500 metri quadrati identificata nella zona di Surigheddu, nell’agro algherese, nascerà una sorta di scalo aereo riservato ai droni. La richiesta di autorizzazione all’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, sarebbe già partita. Per la Sardegna, ma forse anche per il resto d’Italia, si tratta di una novità assoluta.

Intanto venerdì scorso alcuni uomini agli ordini del comandante della polizia municipale di Alghero Guido Calzia hanno incontrato Filippo Gambella, direttore del Centro interuniversitario di ricerca in Agricoltura di precisione (Cirap) proprio per farsi illustrare l’uso dello strumento. «Attualmente - precisa Gambella - disponiamo di tre droni che vengono impiegati nel controllo della distribuzione dei fitofarmaci in ambito viticolo: siamo il primo Dipartimento di Agraria in Italia ad avere acquisito questo sistema di ricerca». Un primato che vuole conquistare anche la polizia locale di Alghero. «Stiamo provvedendo all’acquisto di un drone tipo parrot - spiega il comandante Calzia - e dei relativi software per poterlo utilizzare. L’obiettivo di questo investimento è quello di favorire le azioni di controllo del territorio».

Responsabile del progetto per conto della polizia municipale della città catalana è l’assistente scelto Sandro Corrias. «Siamo chiamati a dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini - chiarisce - e per svolgere questo ruolo nel migliore dei modi dobbiamo restare al passo con i tempi. Inoltre - conclude -, per come si sta delineando sin da ora, il rapporto di collaborazione con il Dipartimento di Agraria appare dalle potenzialità sorprendenti».

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