La Nuova Sardegna

Spara a una volpe e uccide un compagno

di Antonello Palmas
Spara a una volpe e uccide un compagno

Proiettile centra alla nuca Peppino Nieddu, 65enne di Monti: cacciatore di Budoni indagato per omicidio colposo

08 dicembre 2014
3 MINUTI DI LETTURA





DEI SARDI. È finita in tragedia una battuta di caccia al cinghiale organizzata ieri mattina nelle campagne di Alà: la vittima è Peppino Nieddu, un pensionato di 65 anni di Monti, colpito alla nuca da un proiettile partito dal fucile di un compagno: si tratta di G.C., di Budoni – dicono i carabinieri che svolgono gli accertamenti – ora indagato per omicidio colposo. Il fatto è accaduto intorno alle 11 a Su Frassu, nella zona di Sos Sonorcolos, un’area impervia di querce da sughero e graniti in direzione di Torpè. Peppino Nieddu è stramazzato al suolo nella parte bassa di una piccola radura tra la disperazione dei compagni, che hanno subito lanciato l’allarme. Ma l’uomo è morto sul colpo. Come si è sparsa la notizia, anche le altre compagnie impegnate nella zona hanno riposto i fucili nelle auto. Nella foresta è calato un silenzio impressionante, rotto dai singhiozzi dei parenti, subito avvisati. Tra i primi ad arrivare il figlio Salvatore Nieddu, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Monti. Peppino Nieddu, sposato e con due figli, era in pensione da un paio di anni dopo aver lavorato come manutentore elettricista nella cantina sociale.

Il gruppo di cacciatori della compagnia di Sos Rueddos, frazione di Monti, si era alzato alle 4 del mattino per partecipare alla battuta cui era stato invitato da una compagnia di Alà, con la quale esistono vecchi vincoli di amicizia. Un gruppo quindi piuttosto nutrito per una giornata che si sarebbe dovuta concludere come al solito davanti a una tavola e in allegria, come accaduto tantissime altre volte. «Prima di dare il via alla battuta – racconta un compagno, ancora incredulo – proprio Peppino, uno dei più anziani, ci aveva ricordato di prendere tutte le precauzioni per la sicurezza, che avevamo della armi in mano, che si doveva sparare solo a colpo sicuro quando si aveva l’animale nel mirino». Raccomandazioni sempre utili, anche per un gruppo che – spiega – ha sempre fatto le cose per bene.

Ma qualcosa è andato storto e i carabinieri stanno cercando di capire perché. Dal fucile di G.C., appostato a una ventina di metri da Nieddu, è partito un colpo che lo ha centrato in pieno alla testa. Secondo il comando provinciale dell’Arma, è emerso che G.C. avrebbe visto una volpe e avrebbe fatto fuoco, ma con la visuale disturbata dalla presenza di cespugli, non si sarebbe accorto che sulla traiettoria c’era il cacciatore montino. I carabinieri hanno interrogato diverse persone e hanno sequestrato il fucile da cui è partito il colpo mortale, un calibro 12. Sul posto anche il sindaco di Monti, Emanuele Mutzu, costernato per il lutto che ha colpito la comunità, il quale ha ricordato Nieddu come una persona scherzosa e sempre disponibile. Un parente trattiene a stento le lacrime nel raccontare dell’interesse di Peppino per la caccia nato un po’ in ritardo, abbandonato e poi ripreso, ma divenuto una passione irresistibile soprattutto negli anni della pensione. «Una persona piena di entusiasmo e stimata da tutti, solo chi l’ha conosciuto lo sa».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative