La Nuova Sardegna

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Dirigente della Regione accerchiato dai lavoratori Igea

di Tamara Peddis
I lavoratori Igea bloccano l'auto del dirigente regionale
I lavoratori Igea bloccano l'auto del dirigente regionale

Lancio di uova e contestazioni contro il direttore del servizio Attività estrattive che ha lasciato Monteponi su una macchina della polizia

27 novembre 2014
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IGLESIAS. Gli operai della società Igea, disperati per i ritardi degli stipendi, ieri mattina hanno bloccato e circondato il direttore del servizio delle attività estrattive dell'assessorato regionale, Vincenzo Flore, che si trovava dentro la macchina pronto per lasciare la sede dell'Università Monteponi ad Iglesias dove stava partecipando al convegno organizzato dal Parco Geominerario, nella palazzina Bellavista. Dopo ore di blocco Flore ha potuto lasciare Monteponi solo con l'auto della polizia tra lanci di uova e urla.

Sono stati momenti di forte tensione. La rabbia degli operai è scoppiata perchè il dirigente dell'assessorato allIindustria avrebbe dovuto incontrare ieri mattina a Cagliari negli uffici della Regione la Rsu dell'Igea per discutere sui problemi che ostacolano l'avvio delle attività. La rappresentanza sindacale ha saputo che Flore invece stava partecipando al convegno di Monteponi.

Così, circa cinquanta lavoratori della società mineraria, oggi in liquidazione, hanno fatto un blitz nella palazzina Bellavista interrompendo il convegno e manifestando il malessere che vivono da mesi. Vincenzo Flore ha lasciato la sala, ha raggiunto il parcheggio ed è salito in macchina. A quel punto gli operai hanno impedito al dirigente regionale di lasciare Monteponi circondando l'auto. Un blocco che è andato avanti per molte ore fino a quando sono intervenuti i carabinieri e la polizia cercando di ristabilire l'ordine.

Gli operai hanno continuato a bloccare l'auto, una Fiat Panda bianca, dove si trovava il dirigente regionale che alla fine con l'intervento degli agenti è salito sulla macchina della polizia che ha lasciato Monteponi tra lanci di uova e forti contestazioni. L'ingegnere Vincenzo Flore, in quanto direttore del servizio delle attività estrattive, sulla base dei documenti forniti dall'azienda dovrebbe approvare progetti svolti dagli operai della società, per custodia e messa in sicurezza delle sessanta miniere in concessione. Una fase che permetterebbe di sbloccare le risorse e consentire il pagamento di sei mensilità arretrate.

 Sei stipendi attesi da 270 lavoratori Igea di tutta la Sardegna. Flore ritiene che i documenti presentati da Igea non sarebbero conformi alle direttive richieste. “Questo fatto ci stupisce molto perchè nella fase istruttoria - spiega Ugo Cocco della Rsu - i tecnici del servizio delle attività estrattive avevano accettato i progetti dei lavori svolti in termini di quantificazione economica, adesso il direttore Flore disconosce il lavoro svolto dai tecnici del servizio?”.

A preoccupare sindacati e lavoratori è anche la scadenza di due tra le più importanti convenzioni, quelle della miniera di Monteponi e di Furtei. Sono scadute sei mesi fa e necessitano di interventi poiché secondo i lavoratori al momento presentano un notevole problema di sicurezza ambientale e mineraria .

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