La Nuova Sardegna

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Tra celebrazioni e speranza

Nei centri dell’Oristanese si chiedono interventi immediati

19 novembre 2014
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URAS. Un fiume di parole. Per ricordare il fiume di fango che un anno fa spazzò via vite, certezze, tranquillità di tante persone. Parole, ma anche silenzi, lacrime, sguardi. Molta gratitudine, una buona dose di rabbia per gli impegni presi e non mantenuti. E tanti, tanti ricordi. La storia riparte e per farlo al meglio, nel modo più naturale, non può che farlo dai bambini. Protagonisti a Uras di una cerimonia organizzata dal Comune, che ha ricordato tra tanta emozione quelle ore e quei giorni. Protagonisti a Solarussa, in una festa degli alberi con un valore speciale: di rispetto verso una natura che può far male, soprattutto quando si scatena dove gli uomini hanno usato in modo dissennato il territorio. A Uras, Solarussa e Terralba sono ancora evidenti i segni dell'alluvione che il 18 novembre di un anno fa ha segnato i territori ma anche la popolazione. Il ciclone Cleopatra ha provocato nell'Oristanese, dove sono stati colpiti complessivamente 19 Comuni, danni per circa cento milioni di euro. Nella zona si piange ancora l'unica vittima delle tragedia: la pensionata Vannina Figus, annegata nella sua abitazione a Uras. «Poteri commissariali ai sindaci per spendere le risorse che finalmente stanno arrivando», li chiede il sindaco di Uras, Gerardo Casciu, che a un anno dall'alluvione che sconvolse la vita del paese, vede finalmente uno spiraglio di luce: «Le istituzioni - spiega durante una pausa delle manifestazioni organizzate dalle scuole del paese per ricordare l'anniversario della tragedia - sono sempre rimaste lontane, oggi stanno arrivando risorse importanti per la mitigazione del rischio idrogeologico, ma potrebbe essere tutto inutile se quelle risorse non riusciremo a spenderle subito».

Intanto l'anniversario è stato l'occasione per dire grazie a tutti quelli che nei giorni del dramma e poi anche nelle settimane e nei mesi successivi hanno dato il loro contributo, di lavoro, di donazioni e anche di beni materiali. Lo hanno fatto i bambini della scuola elementare e i ragazzi delle medie. A Solarussa bambini e ragazzi protagonisti della Festa degli Alberi, piantati a decine nelle strade e nelle piazze del rione di Sa Paui che un anno fa venne invaso dall'acqua. In serata una messa e un corteo silenzioso proprio per le strade del rione. A Terralba meno commemorazioni e più pragmatismo: l'amministrazione comunale ha presentato il nuovo Piano della protezione civile.

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