La Nuova Sardegna

Eni: non rinunciamo alla chimica verde

di Gianni Bazzoni
Eni: non rinunciamo alla chimica verde

L’ad Claudio Descalzi ha smentito le voci di un disimpegno a Porto Torres e annunciato una risposta scritta sulle bonifiche

06 novembre 2014
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SASSARI. Una conferenza di servizi al ministero dell’Ambiente per conoscere i contenuti del progetto Astaldi, relativo alle bonifiche nel sito industriale dell’ex Petrolchimico di Porto Torres.

E un confronto preliminare tra il presidente della giunta regionale Francesco Pigliaru e i vertici dell’Eni per fare il punto sulle questioni aperte in quel che resta della grande fabbrica della Marinella e sulle iniziative che - nelle intenzioni - avrebbero dovuto portare innovazione, risanamento ambientale e produzioni legate alle materie prime della chimica verde.

Sono questi, in sintesi, gli argomenti da valorizzare dopo l’audizione di ieri in commissione Industria del senato dell’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi.

Al manager hanno rivolto domande specifiche sulle regioni alcuni senatori del Pd provenienti da Toscana, Marche e Puglia. Per la Sardegna era presente Silvio Lai che ha chiesto conferma delle indiscrezioni su un disimpegno dell’Eni sulla chimica verde a Porto Torres.

«Descalzi ha confermato che l’impegno prosegue – ha affermato Silvio Lai – ha parlato di nuove iniziative a Porto Marghera e a Gela. E si è detto disponibile per una verifica puntuale, sul percorso stabilito a Porto Torres, con le istituzioni locali».

È stato affrontato anche il tema della scarsa qualità dei rapporti tra l’Eni e le comunità locali interessate dagli insediamenti.

«È una questione che ci riguarda da vicino – ha sottolineato Lai – e Descalzi ha detto esplicitamente che se non si riesce ad avere un rapporto chiaro, “un contatto partecipativo non solo con le istituzioni ma con le comunità nel loro insieme, la responsabilità è nostra e non basta avere una legge e rispettarla”».

Il senatore sassarese del Pd – che oggi sarà a Porto Torres per un incontro promosso dalla sezione turritana – ha posto il tema delle bonifiche. «Ho evidenziato – ha detto – che le istituzioni locali sono all’oscuro del progetto che ha vinto la selezione promossa da Syndial oltre un anno e mezzo fa e della metodologia proposta. Si parla di interventi di tombamento che rischiano di limitare l’utilizzo futuro del sito. Inoltre restano poco chiari i tempi entro i quali saranno completate le bonifiche e che fine faranno i terreni recuperati». L’amministratore delegato di Eni ha risposto replicando le cose già dette dai dirigenti di Syndial a Porto Torres, in occasione proprio dell’annuncio dell’aggiudicazione dell’incarico all’Astaldi.

«Ho chiesto una verifica più attenta sui dati forniti sinora – ha commentato Silvio Lai – perché ci sono diverse cose che non tornano. Descalzi, a questo punto, ha assunto l’impegno di inviare una risposta scritta sul tema. E l’ho invitato a una visita in Sardegna per rendersi conto di persona della situazione».

Secondo Lai, dalle dichiarazioni di Descalzi traspare una diversa impostazione nella gestione dell’azienda rispetto ai predecessori: «C’è la volontà di interloquire con il territorio in maniera differente, alla Mattei. Su Porto Torres, è importante la conferenza di servizi del ministero dell’Ambiente, che deve essere la sede dove si chiariscono progetto e tempi delle bonifiche. È lì che la Sardegna deve parlare una sola voce, autorevole e con le idee chiare».

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