La Nuova Sardegna

LA MADDALENA

Ex arsenale militare, la Protezione civile fa ricorso sul lodo G8-Mita

Pier Giorgio Pinna
Il Main Conference alla Maddalena
Il Main Conference alla Maddalena

Il dirigente del dipartimento Gabrielli annuncia la decisione al Comune su consiglio dell’avvocatura di Stato. La sentenza degli arbitri non sblocca lo stallo, molti beni nell'arcipelago destinati al degrado completo

05 novembre 2014
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La storia si ripete: con tutti i suoi disastri, alcuni già effettivi e altri solo potenziali. La Protezione civile guidata da Franco Gabrielli annuncia ricorso: si opporrà alla sentenza che aveva sbloccato lo stallo post G8 nell’ex arsenale militare.

 Appena due settimane fa il collegio di arbitri incaricato di trovare una soluzione alla controversia con Mita Resort aveva preso una decisione chiara: la presidenza del consiglio dei ministri e il suo dipartimento avrebbero dovuto versare 36 milioni a titolo di risarcimento alla società del gruppo Marcegaglia. Al di là di questo, con la conclusione del lodo, si aprivano nuovi scenari per il complesso turistico: modernissimo ma in stato di così profondo abbandono che cade a pezzi per l’incuria e il degrado, oltre che per la mancate bonifiche a mare.

 Col ricorso la riassegnazione dei beni si ferma di nuovo. E i ritardi sulla riconversione turistica dell’arcipelago si ripresentano: aggravati dal passare del tempo, senza che vengano trovate alternative sul piano operativo per rilanciare l’industria delle vacanze in uno dei paradisi naturali più suggestivi del Mediterraneo.

L'ultima tappa della vicenda s'inserisce in un panorama nel quale sono stati già sprecati decine di milioni stanziati dallo Stato e dalla Regione. A monte di molti degli attuali disastri non bisogna infatti dimenticare l'inchiesta contro la Cricca della Ferratella: sotto processo a Roma ci sono l'ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso, il costruttore romano Diego Anemone e 14 loro presunti complici. Tutti sono sotto accusa per aver fatto sparire quasi la metà dei 480 milioni destinati alla riconversione turistica dell'arcipelago sardo.

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