La Nuova Sardegna

Cartello del parroco: niente messa se la gonna è troppo corta

di Giancarlo Bulla
Cartello del parroco: niente messa se la gonna è troppo corta

Gesico, all’ingresso della chiesa messaggio alle fedeli: «Se è sopra il ginocchio vi caccio»

21 ottobre 2014
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GESICO. «La gonna deve arrivare a toccare il ginocchio. Non costringete il parroco a cacciarvi. Questo è un luogo sacro. Rispetto». È il cartello che il parroco di Gesico don Gianluca Pretta ha affisso domenica mattina all’ingresso della chiesa parrocchiale di Santa Giusta per la festa di Sant’Amatore, compatrono del paese della Trexenta, che, a memoria d’uomo, si festeggia sempre la terza domenica di ottobre.

Per farsi meglio capire, l’estroso sacerdote, salito più di una volta agli onori della cronaca per le polemiche con il sindaco e il presidente della pro loco per la concomitanza della sagra delle lumache, nata nel 1992, con la festa di Sant’Amatore, ha rafforzato la frase con un disegno esplicito, che con molta probabilità ha realizzato lui stesso. L’iniziativa di don Pretta sta facendo discutere. È condivisa dai parrocchiani di stretta osservanza, che sono una sparuta minoranza, stando al numero delle persone che abitualmente frequentano le funzioni religiose, ed è osteggiata dalla stragrande maggioranza della popolazione con in testa le giovani generazioni. Mentre i favorevoli esprimono apertamente la loro condivisione, quasi tutti i contrari, forse per paura di ritorsioni, evitano di commentarla e non si espongono pubblicamente.

Il sindaco Rodolfo Cancedda è molto diplomatico. «La crociata intrapresa dal parroco contro le gonne corte– sottolinea il primo cittadino– è demodè e fa tornare indietro negli anni. Siamo nel 2014. Pur non condividendola, tuttavia, ritengo che bisogna rispettarla e di conseguenza adeguarsi. Il padrone di casa in fin dei conti è lui». Don Pretta tace. Il sacerdote raggiunto telefonicamente ha detto di non avere niente da commentare e ieri al termine dei festeggiamenti ha rimosso il cartello contestato.

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