La Nuova Sardegna

In giro per le piazze della Sardegna per riscoprire le città

di Stefano Ambu
In giro per le piazze della Sardegna per riscoprire le città

Domenica 12 a Sassari, Cagliari, Nuoro e Ozieri In campo, come “ciceroni” esperti del Fondo Ambiente Italia

08 ottobre 2014
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CAGLIARI. La cultura scende nelle piazze. Anzi le racconta a chi ogni giorno di solito le attraversa. Magari di fretta, pensando ai fatti propri. E non alla storia o all'architettura di quel pezzo della sua città. Domenica potrebbe essere il giorno giusto. A Sassari, Ozieri, Nuoro e Cagliari grazie alla Fai Marathon edizione 2014

A Sassari il titolo racconta tutto: “Sette anime per sette piazze”. In campo piazza Castello, piazza del Comune, piazza Azuni, piazza Duomo, piazza Universitá, piazza Sant'Antonio, piazza Italia.

«Non è una corsa – spiega Maria Antonietta Mongiu, presidente di Fai Sardegna – ma una passeggiata. La regola è: cammina e osserva, anche i piedi vedono». E a Ozieri vedranno soprattutto arte contemporanea con il museo di scultura all'aperto La pietra e il ferro. Mentre a Cagliari le visite saranno accompagnati da Ciceroni, professori, medici, giuristi che in sette minuti dovranno raccontare le bellezze della città. A Nuoro tre tappe per rappresentare tre posti fondamentali della storia del centro barbaricino: Palazzo delle poste, Camera di commercio, vecchia stazione ferroviaria. «La grande bellezza? – racconta Mongiu – da noi c'è la sarda bellezza che aspetta di essere guardata da occhi che la riconoscono». Perché la piazza? «Perchè – spiega il presidente sardo del Fondo ambientale italiano – l'agorá non può rimanere vuota, questa è una chiamata alla città per rimpossessarsene».

Una maratona in qualche modo anche politica. Per richiamare l'attenzione sugli attentati al paesaggio e ai beni culturali. Puntando sulla difesa dell'opinione pubblica.

«A Cagliari – racconta – l'arco di Palabanda è ancora dov'è perché tanti anni fa furono i commercianti di Stampace e impedire che lo buttassero giù». Per Sassari un viaggio che mette insieme tutte le città nella città. Prima tappa, piazza Castello, si parte alle 10. È l'anima militare della cittá, con il castello aragonese quartier generale delle guarnigioni spagnole e sabaude. Ma anche con la caserma dell'esercito del Regno d'Italia. Un sito che ospitò anche il tribunale del Santo Uffizio e il carcere dei nobili. Piazza con meno armi solo dal diciannovesimo secolo con l'apertura di alcuni negozi. E poi piazza del Duca, l'espressione dell'oligarchia aristocratica. Senza botteghe, per carità: tutta l'architettura del posto doveva servire a mettere in luce quella che invece poi diventerà la casa di tutti, il Municipio.

Terza tappa in piazza Azuni, intitolata a un giurista, ma raccontata come il fulcro del commercio cittadino. Quello che non tutti si potevano permettere: merci buone, preziose che arrivavano da Liguria e Piemonte. Quasi naturale che poi trovassero spazio Camera di commercio e sedi di alcune banche.

F Poi la religione, con piazza Duomo, centro e punto di partenza o arrivo di mille processioni che poi sono diventate insieme manifestazioni di culto e e turistiche. E ancora la cultura con piazza Universitá, sede di rappresentanza dell'ateneo. Poi piazza Italia, l'emblema di Sassari che si apre al futuro con banche, studi professionali.

E infine l'anima popolare di piazza Sant'Antonio, punto di incontro tra la città e l'inizio delle campagne. La zona degli orti, almeno fino all'età dei palazzi.Un percorso che si potrà capire e apprezzare meglio con i totem realizzati dalla delegazione Fai della città col finanziamento della Fondazione Banco di Sardegna.

Nel segno del Razionalismo la passeggiata nuorese che parte dal Palazzo delle Poste per proseguire in piazza Indipendenza dove svetta la Camera di Commercio che custodisce opere di Ballero, Ciusa, Biasi, Delitala, Ciusa Romagna, Pensè, Devoto. Si prosegue in piazza Italia alla Vecchia Ferrovia ed infine nel Palazzo della Prefettura.

La Faimarathon coinvolge anche Ozieri con il Museo di scultura all'aperto La Pietra e il Ferro. L'itinerario attraversa la cittadina del Logudoro con suoi edifici e architetture storiche quali Palazzo Borgia e la celebre Fontana Grixoni, e le opere d'arte contemporanea. Il capoluogo risponde con “Cagliari... tra bianchi colli e piazze”: previsto un itinerario fra 10 piazze del centro storico a partire da piazza del Carmine.

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