La Nuova Sardegna

OLBIA. Il naufragio tra l’isola d’Elba e la Sardegna del motopeschererccio maltese “Uragano”, con cinque uomini a bordo, ha messo in allerta, nel pomeriggio di ieri, le forze navali del centro Tirreno. La richiesta di soccorso è stata raccolta poco dopo le 15 da Porto Cervo Radio, che ha diramato l’Sos alla direzione marittima del Nord Sardegna, che ha giurisdizione sul centro Tirreno, facendo scattare i meccanismi di soccorso della Guardia costiera di Olbia e La Maddalena. Il comando generale delle capitanerie di porto di Roma faceva convergere sulle coordinate del naufragio – il peschereccio era stato abbandonato dall’equipaggio, salito a bordo delle zattere di salvataggio, per un violentissimo incendio scoppiato in sala motori – le diverse navi che transitavano in zona, tra le quali una portacontainer di Hong Kong, la Uan Zhu e il motopeschereccio “Giuseppe Testa” che ha raccolto i naufraghi, mentre dalla Maddalena e da Olbia l’ammiraglio Nunzio Martella faceva uscire in mare le motovedette d’altura della Guardia Costiera. In tarda serata il peschereccio, alla deriva, è affondato mentre da Catania si alzava in volo un aereo della Guardia costiera attrezzato per il monitoraggio dell’inquinamento marino anche in condizioni meteo avverse, compresa la notte. L’equipaggio del peschereccio è stato recuperato in alto mare – l’incidente si è verificato ad oltre sessanta miglia da La Maddalena, in pieno Tirreno – dalla motovedetta CP870 che, alle prime ore del mattino di oggi, li ha sbarcati nell’isola dell’arcipelago. Le condizioni dell’equipaggio sono ritenute buone dai soccorritori, mentre questa mattina una nave anti inquinamento raggiungerà la zona del sinistro.