La Nuova Sardegna

Golf, il modello è in crisi Is Arenas non va in buca

di Roberto Petretto
Golf, il modello è in crisi Is Arenas non va in buca

Il campo, contestato dagli ambientalisti, ha avuto un calo del 30% di giocatori Ma la Ivi presenta il progetto per una nuova struttura sportiva a Torregrande

06 ottobre 2014
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Un modello in crisi o una difficoltà passeggera che non mette in discussione le strutture esistenti e, soprattutto, i progetti in cantiere? Il dibattito è aperto, ma quello che viene da Is Arenas non è un segnale confortante per chi crede e magari ha investito nel golf. Il numero dei giocatori nel 2014 è crollato del 30 per cento.

Il progetto Is Arenas ha sempre avuto un percorso travagliato. Contestato dagli ambientalisti perché non rispettoso di alcuni vincoli sull’area, perché troppo goloso di acqua e perché correlato a una serie di interventi immobiliari che hanno in parte cementificato la pineta realizzata negli anni ‘50. Dopo tante vicissitudini (anche legali), il campo da golf funzionava ormai da anni ed era considerato un percorso spettacolare e selettivo, per le difficoltà imposte anche dalla presenza ravvicinata di alberi.

Però qualcosa va male: il prodotto Sardegna-bellezze naturali-golf non funziona o, quantomeno, manca di qualche ingrediente. Tanto che l’amministratore della società che gestisce la struttura comincia a parlare di ridimensionamento. E scatta l’allarme. Dapprima per l’occupazione (dieci persone impiegate per far funzionare il campo), ma subito dopo per le prospettive. Di questa struttura e del modello. Perché i punti deboli di Is Arenas non sono sconosciuti a altri green sardi, costruiti o da costruire. Cosa è accaduto? È accaduto che le presenze sul campo sono state in netto calo: si parla di un buon 30 per cento in meno. L’amministratore delegato Alessandro Riva ha parlato con La Nuova del momento di difficoltà: «Non è un bel periodo, perché abbiamo accusato il calo di presenze. La contingenza economica e il contesto Sardegna non ci agevolano. Il costo del viaggio è esagerato, tanto più che un giocatore deve portare con sè una notevole quantità di attrezzatura. In più bisogna affrontare i disagi dei trasporti e non è certo il massimo, quando in Turchia, in Spagna o in Tunisia si arriva con voli diretti a prezzi ben più accessibili».

E c’è chi parla di un rischio chiusura se non ci saranno progressi di qualche tipo entro l’anno. Alessandro Riva prova a tranquillizzare tutti: «Per ora non c’è nulla di sicuro. Non siamo in chiusura».

Ma i problemi dei trasporti non si potranno certo risolvere in poche settimane: si tratta di un problema strutturale. Se, come dice Riva, il punto debole sta nella scarsa competitività del prodotto golf Sardegna di fronte analoghe offerte proposte da Turchia, Spagna e Tunisia, innanzitutto non si potrà trovare una soluzione da qui a fine anno, ma soprattutto lo stesso punto debole potrebbe riguardare anche le altre strutture dell’isola. Operative e da realizzare.

Sono numerosi i progetti per nuovi campi da golf in diverse parti della Sardegna. Uno anche a pochi chilometri da Is Arenas, presentato dalla società Ivi petrolifera per la riconversione dell’area dove sorgeva il vecchio stabilimento della Sipsa. Intervento che dovrebbe interessare anche un’ampia parte di terreno pubblico. Da qui la contestazione di una parte dell’opinione pubblica che vorrebbe fermare la decisione già assunta (a larga maggioranza) dal consiglio comunale. Per osteggiare il progetto della Ivi (non solo golf, ma alberghi, centri benessere e le famigerate e contestatissime “seconde case”) si è costituito anche un comitato di cittadini. A cui se ne contrappone un altro che invece nel progetto della Ivi vede un’opportunità di sviluppo per Torregrande.

La situazione di difficoltà del golf a Is Arenas sembra destinata a ridare fiato agli oppositori del golf: se un appassionato del nord Europa trova più comodo andare in Turchia invece che in Sardegna, per quale motivo dovrebbe trovare più appetibile Torregrande? Il dibattito si sta già scatenando.

@Petretto

@RIPRODUZIONE RISERVATA

Verso le elezioni

Tredici sardi in corsa per uno scranno nel Parlamento europeo: ecco tutti i nomi

di Umberto Aime
Le nostre iniziative