La Nuova Sardegna

Frequentavano solo la sala Bingo e il porto

Frequentavano solo la sala Bingo e il porto

Lui era geloso e aggressivo: più volte la moglie aveva dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso

12 settembre 2014
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ALGHERO. Un matrimonio alle spalle, tanti anni fa, e due figli. Poi la relazione con Roberta Gasperini, la donna che è stata insieme a lui in tutti questi anni (più di 23 pare) e dalla quale ha avuto la figlia Maria Lucrezia, la ragazza che ha dato l’allarme dopo la tragedia e che ora si è trovata improvvisamente sola: il padre morto, la madre in carcere accusata di averlo ucciso. La ventiduenne ha trovato una sistemazione in città, grazie ai carabinieri, in attesa di essere raggiunta da alcuni familiari.

Pietro Girardi ufficialmente non aveva una occupazione stabile, usufruiva di un assegno di pensione di 250 euro (pare per un vecchio problema di salute). La coppia frequentava Alghero da almeno quattro anni, il contratto di affitto dell’abitazione a ridosso della zona artigianale - a quanto pare - aveva proprio una durata quadriennale. Nel centro catalano (anche nelle immediate vicinanze di Ungias-Galantè) non li conosce praticamente nessuno. Solo qualche accenno da parte di chi, indirettamente, ci ha avuto a che fare. Si scopre, così, che Girardi e Gasperini frequentavano periodicamente la sala Bingo. Lui si vedeva talvolta in porto, forse proprio sull’imbarcazione che è stata visitata ieri dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale. Le indagini stanno cercando di definire meglio il quadro familiare, e anche alcuni aspetti poco chiari legati ai viaggi tra la Lombardia e la Sardegna, alle disponibilità (villa in affitto e barca) rispetto al valore dei redditi dichiarati e al fatto che la coppia risultasse da tempo senza lavoro.

L’altro elemento sul quale lavorano gli investigatori è riferito ai rapporti tra Pietro Girardi e Roberta Gasperini. Una relazione in crisi da tempo, caratterizzata da una «violenza cinica e spietata, ai limiti della follia». L’uomo sarebbe diventato sempre più geloso e aggressivo, avrebbe messo in atto anche continue pressioni di carattere psicologico. Più volte Roberta Gasperini aveva dovuto ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso, anche una quindicina di giorni fa ad Alghero. Altre volte aveva giustificato le lesioni con incidenti domestici e spesso portava grandi occhiali da sole che coprivano segni sul viso.

In questo clima di terrore, nell’inferno domestico si sarebbe consumata la tragedia di mercoledì pomeriggio che ha ancora alcuni aspetti da chiarire. Un contributo arriverà sicuramente dalla perizia del medico legale. (g.b.)

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