Il caso di frate Tommaso ucciso a Damasco
L’incredibile storia di un frate vissuto a Ploaghe trovato cadavere a Damasco. Chi ha ucciso padre Tommaso da Calangianus? Stasera, alle 20.15, nel salone della Casa del Fanciullo, don Gianni Sini,...
L’incredibile storia di un frate vissuto a Ploaghe trovato cadavere a Damasco. Chi ha ucciso padre Tommaso da Calangianus? Stasera, alle 20.15, nel salone della Casa del Fanciullo, don Gianni Sini, don Marcello Stanzione, don Giuseppe Inzaina e il consigliere comunale Pasquale Demurtas discuteranno di un misterioso omicidio avvenuto nella metà del 1800 che fece grande scalpore all’epoca. Damasco, Siria, febbraio 1840. Vengono ritrovati i resti di un corpo fatto a pezzi. Pare non ci siano più dubbi: si tratta del cadavere di un frate, padre Tommaso, cappuccino di origini sarde in missione a Damasco, uomo mite e infaticabile, molto conosciuto ed amato. La notizia della sua morte fa presto il giro del mondo, si scatena il “caso Damasco”, i giornali ne parlano, i governi di tutto il mondo ne discutono. Ma perché il caso fa rumore a livello internazionale? Perché la Francia avanzava una pretesa di protettorato sui cristiani d’Oriente e il console Ratti-Menton mette bocca personalmente nelle indagini. Ed è convinto della colpevolezza degli imputati. Ha dalla sua l’appoggio discreto del suo governo, retto dal liberale Thiers. Convinti, al contrario, dell’innocenza degli ebrei di Damasco sono i diplomatici asburgici, gli italiani Giovanni Merlato e Antonio Laurin, che hanno dalla loro il cancelliere Metternich.