La Nuova Sardegna

Il flop di GoinSardinia, gli ex soci dichiarano guerra

di Giampiero Cocco
Il flop di GoinSardinia, gli ex soci dichiarano guerra

Olbia, il Movimento Consumatori annuncia: «O rimborsano i passeggeri rimasti a terra o intentiamo una class action»

02 settembre 2014
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. L'emergenza passeggeri sulle banchine dell’Isola Bianca di Olbia, dovuta alla défaillance di GoinSardinia, è stata appena scongiurata dall’Unità di crisi, che sulla testa dell'amministratore delegato Gian Paolo Scano si addensano le nubi di una tempesta giudiziaria.

Ad annunciarle, in un comunicato stampa, sono una decina di imprenditori locali ed ex amministratori della società di navigazione che, ad aprile, si dissociarono dall'operato dell'ad Gian Paolo Scano, non firmando il bilancio del 2013 della società e dimettendosi da ogni incarico.

«Con amarezza ed enorme disagio dobbiamo, purtroppo, constatare che l'iniziativa nata con esclusivo spirito mutualistico si è trasformata in una drammatica e scandalosa vicenda che ha colpito e colpisce gli utenti e l'immagine della nostra isola» scrivono nella nota diffusa ieri gli imprenditori che facevano parte del cda di GoinSardinia.

«Al momento siamo in possesso di notizie frammentarie che descrivono il caos nel quale stanno le cose, ma si delineano già delle responsabilità da accertare, sia in capo all'amministratore unico che in capo all'armatore, l'Anek Lines», ha spiegato nel pomeriggio di ieri l'avvocato Salvatore Deiana, che rappresenta il gruppo di soci contrari alle gestione di Gian Paolo Scano. «Abbiamo cercato in tutti i modi di scongiurare il collasso amministrativo e operativo di GoinSardinia – è scritto nella nota – cercando di avere le più elementari informazioni dall'ex presidente e attuale amministratore unico e oggi, alla luce di ciò che è irreparabilmente successo, ci rivolgeremo alla magistratura per dare concreto sostegno a difesa di chi, come noi, ha creduto in una alternativa privata, quale soluzione del problema legato al monopolio dei trasporti da e per la Sardegna». Gli anti-Scano annunciano anche che «seppur non tenuti (e al solo fine di salvaguardare la nostra lealtà commerciale e relazionale) siamo in procinto di promuovere anche azioni a tutela di chi, come noi, ha subito i gravissimi disagi, ormai noti a tutti. Riteniamo che la nostra posizione sia ancor più grave in quanto rischia di colpire al cuore la nostra credibilità e affidabilità che, comunque, riusciremo a tutelare attraverso ogni mezzo lecito, non da ultimo, anche facendoci promotori di azioni a tutela degli utenti».

Nel comunicato gli ex-soci vanno giù duro contro l’amministratore e l’armatore. «Il comportamento di Scano, le sue opinabili scelte, le sue decisioni assunte senza alcuna consultazione non possono esimere l'armatore e altri soggetti dal richiamo alle loro rispettive responsabilità. Il panorama apocalittico e confuso va pian piano schiarendosi, dando modo di comprendere che sussistono responsabilità anche da parte dell'armatore, come emergerà grazie all'intervento della magistratura. Nel concludere, ci discostiamo anche dalle ultime farneticanti dichiarazioni pubblicate su Facebook, non presenti, invece nel portale GoinSardinia e, soprattutto, chiaramente finalizzate a tentar di posticipare il richiamo alla responsabilità, da parte di chi avrebbe dovuto garantire affidabilità, efficienza e futuro».

Sul caso intervengono anche la Fasi (Federazione delle associazioni sarde in Italia) che contesta all'armatore greco Anek Lines di aver usato «come arma contundente contro i passeggeri e gli operatori turistici il blocco del traghetto noleggiato dal consorzio gallurese GoinSardinia, un traghetto che l’Autorità portuale, la Regione e il Governo avrebbero dovuto precettare per il tempo necessario a consentire il trasporto di tutti i passeggeri che avevano acquistato biglietti GoinSardinia. Ci auguriamo che, passato il momento della preoccupazione e della rabbia i turisti coinvolti ricordino soprattutto il mare, le montagne, i beni paesaggistici e l’immediata ospitalità offerta gratuitamente da Confcommercio e dagli operatori galluresi».

Il Movimento Consumatori annuncia che nel caso GoinSardinia non provveda a rimborsi e risarcimenti, avvierà esso stesso class action contro la compagnia oltre a segnalare la pratica commerciale scorretta all’Antitrust».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Cronaca

Incidente sul lavoro a Dorgali: operaio ferito al volto dopo un’esplosione, trasportato a Sassari con l’elisoccorso

Le nostre iniziative