La Nuova Sardegna

Tragedia a Oliena, uccide la moglie e poi si toglie la vita

di Tiziana Simula
Tragedia a Oliena, uccide la moglie e poi si toglie la vita

Sandro Mula, 39 anni, spara contro la sua compagna Sara Coinu, di 35. Poi punta la pistola contro di sé e fa fuoco. I corpi trovati dal fratello di lei. Domani i funerali con il vescovo Mosé Marcia - FOTO

25 agosto 2014
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OLIENA. Ha sparato tre colpi di pistola contro la moglie, uccidendola. Poi, si è puntato l’arma in testa, esplodendo contro se stesso il colpo mortale. Il paese in festa si è macchiato di sangue, nell’ultima giornata di celebrazioni in onore del patrono San Lussorio. Quello di una giovane coppia, Sandro Mula, 39 anni, ausiliario dell’Asl di Nuoro (era dipendente della Dericheburg) e Sara Coinu, 35 anni, commessa nel market di famiglia. Vittime dell’ennesimo litigio. Questa volta finito a colpi di pistola. L’omicidio-suicidio è la tesi verso la quale propendono gli inquirenti che stanno cercando di fare luce sulla tragedia familiare che ha travolto il paese barbaricino.

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I corpi dei due giovani olianesi – genitori di un bambino di 11 anni – sono stati ritrovati riversi per terra in una pozza di sangue nella sala da pranzo, dal fratello di lei, Graziano, preoccupato perché nessuno rispondeva al telefono. L’allarme è scattato intorno alle 20. Ma i carabinieri del comando provinciale di Nuoro e i colleghi della stazione di Oliena che indagano sul fatto, ritengono che l’omicidio-suicidio sia accaduto nelle prime ore del mattino. I vicini di casa raccontano di aver sentito intorno alle 6 degli spari, ma di aver pensato all’esplosione di petardi essendoci in paese la festa, con la gente che ha tirato fino a tardi in piazza, seduta nei bar del centro a bere e chiacchierare. Proprio come avevano fatto Sandro e Sara. Una coppia che, stando alle voci di paese, non aveva una vita matrimoniale serena. Ma i litigi di coppia erano sempre rimasti confinati tra le quattro mura domestiche. In molti sapevano. I vicini spesso li sentivano litigare. Ma nessuno pensava che sarebbe potuta finire in tragedia.

E invece la morte è arrivata nella casa a due piani di via Ciusa. Un vicoletto in salita, dove si affacciano diverse abitazioni, teatro di un’inspiegabile tragedia. Nessuno sa che cosa sia accaduto di preciso tra i due al rientro dalla festa. Di sicuro, Sandro Mula, che tutti a Oliena chiamavano Ciste e sua moglie Sara, avevano trascorso la nottata in compagnia di amici. In piazza, c’era il concerto di Paola Turci e le strade del centro erano affollate di gente. Si fanno le tre, le quattro del mattino. E la festa continua ancora.

Poi, i due rientrano a casa. Sono soli, il bambino non c’è. È a dormire dai nonni. Scoppia l’ennesima lite. I vicini di casa dicono di averli sentiti bisticciare. Urla tra i due, rumore di suppellettili in frantumi. Forse la tragedia si sarebbe potuta evitare se qualcuno avesse anche solo suonato il campanello di casa e chiesto cosa stava accadendo. Ma così non è stato. Ed è successo l’impensabile. Un raptus di follia costato la vita a due giovani.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo avrebbe sparato con una calibro 9, regolarmente detenuta, a conferma della sua passione per le armi, diversi colpi di pistola contro la moglie, tre in tutto. Uno l’avrebbe colpita al fianco destro. Poi, sconvolto, avrebbe rivolto l’arma contro sé stesso, puntandola in testa. E sparando il quarto colpo. Mortale. Erano circa le 6 del mattino. La scoperta della tragedia, molte ore dopo. Intorno alle 20. È stato il fratello di lei, Graziano, a entrare con un’altra chiave nella casa di famiglia. E a trovare i corpi della sorella e del cognato privi di vita, immersi in una pozza di sangue. È stato lui chiamare i carabinieri e il 118. Un colpo per tutto il paese. Che si è subito riversato lungo la via, sconvolto e incredulo per quanto accaduto.

Nulla hanno potuto fare i soccorritori. I medici hanno solo potuto constatare la morte di Sandro e Sara. Così l’ambulanza poco dopo è andata via, nel silenzio straziante che avvolgeva la via, quando ormai era già notte. Sul posto sono arrivati i carabinieri del reparto operativo di Nuoro, al comando del tenente colonnello Simone Sorrentino e del capitano Luigi Mereu, che hanno avviato insieme ai colleghi di Oliena le indagini, coordinati dal sostituto procuratore Andrea Schirra. E subito dopo sono arrivati gli specialisti del Ris e il medico legale Vindice Mingioni.

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