La Nuova Sardegna

Coppia in vacanza con gli attrezzi da scasso

di Giampiero Cocco
Coppia in vacanza con gli attrezzi da scasso

Porto Cervo: foglio di via per due italiani che alloggiavano in un hotel a 5 stelle della Costa Smeralda

25 agosto 2014
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PORTO CERVO. La vacanza dorata della coppia torinese con doppio thief pedigree (condanne penali per furto) da far invidia ai più scafati Arsenio Lupin italiani non è sfuggita a polizia e carabinieri. I quali, dopo un’irruzione in camera, il sequestro di mappe e attrezzatura varia da veri professionisti del furto, hanno denunciato i coniugi per la detenzione illegale di arnesi atti allo scasso, fecendoli sloggiare in quattro e quattr’otto dell’ albergo a cinque stelle dove trascorrevano le loro ferie, il prestigioso Hotel Cervo nell’omonima località turistica della Costa Smeralda.

A far scattare i controlli e il successivo blitz interforze è stata la notifica delle presenze alberghiere, la vecchia e mai persa abitudine (norme di pubblica sicurezza da rispettare pena la chiusura dell’attività di ricezione) di registrare gli arrivi e inviare in questura il “cartellino” con nome e cognome di chi viene ospitato in albergo. Le banche dati di polizia e carabinieri si sono accese come alberi di natale quando gli operatori hanno inserito i nominativi della coppia residente a Torino, italiani naturalizzati ma moldavi di origine, i cui trascorsi riempiono decine di pagine di precedenti, oltre ad aver riportato condanne per colpi clamorosi. Il passo successivo è stato quello di appurare dove la coppia trascorreva le giornate in Costa, annotando che non trascuravano, tra un bagno e l’altro, le visite di gioiellerie del centro di Porto Cervo, la passeggiata a mare dove sono aperte le vetrine di Harrods oltre a diverse puntate ad Arzachena e Olbia.

Ieri mattina il riservatissimo blitz, nel corso del quale agenti e carabinieri, in perfetta sinergia, hanno sottoposto a perquisizione le camera e il bagaglio della coppia. Tra gli arnesi messi sotto sequestro ci sono un bastone da passeggio al cui interno era nascosta un’anima di ferro collegata a un meccanismo a scatto, un attrezzo adatto a forzare le chiusure di vetrinette e piccole serrature e una serie di minuscole punte diamantate per forare i tamburi delle serrature. Inoltre nella loro camera sono state trovate delle mappe dov’erano indicate le varie località turistiche della zona e, sottolineate, la presenza di negozi di griffe e gioiellerie. Per i due è scattato il provvedimento di foglio di via che il questore ha portato alla firma del prefetto e il sequestro dell’intero materiale, costato ai coniugi una denuncia a piede libero per detenzione illegale di attrezzi atti allo scasso. Polizia e carabinieri sono convinti che la presenza nell’isola della coppia non fosse soltanto finalizzata a trascorrere un periodo di vacanza lontano dalla penisola, ma anche a studiare ed eventualmente mettere a segno qualche colpo con cui finanziare la loro trasferta isolana. Un processo alle intenzioni che ha comunque consigliato alla coppia di cambiare aria.

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