La storia e i cavallini della Giara attirano sempre più stranieri
Circondato dalla natura selvaggia della Giara, ormai da tempo Genoni si è imposto come meta di un turismo, se non proprio alternativo, certamente complementare a quello costiero. I visitatori sono...
23 agosto 2014
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Circondato dalla natura selvaggia della Giara, ormai da tempo Genoni si è imposto come meta di un turismo, se non proprio alternativo, certamente complementare a quello costiero. I visitatori sono presenti nell'arco di tutto l'anno, soprattutto in primavera periodo ideale per visitare la Giara con i paulis ricchi d'acqua e le fioriture di ranuncoli. Ma è in crescita anche il numero dei turisti, molti stranieri, che sacrificano qualche giornata in spiaggia per dedicarsi a riscoprire l'interno. L'antico borgo di Genoni, secondo la tradizione consacrato alla Dea Giunone, rappresenta la meta ideale per le famiglie con proposte adatte a tutte le età. Il Parc (Paleo Archeo Centro) è la punta di diamante attorno al quale ruota anche l'offerta turistica. Un fenomeno in crescita con circa seimila visitatori all'anno, non pochi per un piccolo paese sotto i mille abitanti. Il Parc offre una struttura museale che rappresenta una realtà unica nel suo genere, con un percorso dinamico attraverso la paleontologia e l'archeologia. Il settore archeologico propone ritrovamenti di epoca punica e romana, mentre in località Duidduru si può ammirare quasi un museo a cielo aperto, uno spettacolare fondale marino fossilizzato. Per i più dinamici si organizzano escursioni e trekking sulla Giara alla scoperta dei resti di antichi insediamenti e dei luoghi più suggestivi dal punto di vista ambientale dove vivono allo stato brado i celebri cavallini dagli occhi a mandorla. (Iv.Ful.)
