La Nuova Sardegna

Meridiana, di nuovo in pista l’Aga Khan

di Guido Piga
Meridiana, di nuovo in pista l’Aga Khan

Olbia, sarà il principe a visionare i conti della società. Sempre più insistenti le voci di una partnership col Qatar

15 agosto 2014
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di Guido Piga

OLBIA.. C’era troppo movimento, nella palazzina di Meridiana. Troppi dipendenti impegnati a raccogliere dati, cartelle, flussi finanziari. Un movimento insolito, alla vigilia di ferragosto, e solo poche settimane dopo il maxi vertice tra i dirigenti della compagnia e Ali Allana, il gran capo di Akfed, il fondo che controlla Meridiana per conto dell’Aga Khan.

E infatti qualcosa di rilevante c’è: lunedì, quel malloppo di carte e slide che disegna lo stato di salute della compagnia, sarà visionato nuovamente dai dirigenti di Akfed ma anche, e soprattutto, da Karim. Un evento eccezionale, che infatti doveva restare top secret. Il luogo del summit dovrebbe essere a Olbia. Il contenuto è impossibile da conoscere. Resta il fatto che, dopo aver delegato ad Akfed il controllo periodico dei conti di Meridiana, l’Aga Khan, stavolta, ha deciso di scendere nuovamente in campo in prima persona.

In ballo non c’è la tenuta della compagnia aerea. Proprio in queste settimane è in corso l’ennesimo aumento di capitale del gruppo, da 200 milioni di euro. Soldi che vanno ad aggiungersi ai 273 milioni già versati da Akfed.

È ipotizzabile che l’Aga Khan voglia parlare con tutti i suoi dirigenti, dall’ad Scaramella al presidente Rigotti, per analizzare come sta andando la stagione estiva, quella che dovrebbe aiutare la compagnia a fare cassa. Anche se è insolito che ciò avvenga solo tre giorni dopo ferragosto, con una parte ancora discreta dell’estate da sfruttare.

Un’altra ipotesi è che l’Aga Khan voglia affrontare il doloroso nodo degli esuberi: i 1200-1350 lavoratori che a giugno, dopo quattro anni di cassaintegrazione, rischiano di andare in mobilità per tre anni, ovvero di essere licenziati. Manca ormai meno di un anno alla scadenza, ma è evidente che la società deve avviare presto la procedura, soprattutto per l’individuazione delle liste di anzianità.

C’è poi un altro scenario ancora, il più suggestivo. Quello secondo cui tutti i numeri raccolti in questi ultimi giorni possano servire per un incontro formale con il Qatar, i cui massimi vertici dati in arrivo a Porto Cervo. Ma in questo caso il discorso è un po’ più complesso. Un dato di fatto c’è: Akbar Al Baker, il capo di Qatar Airways, un mese fa, intervistato a Doha, ha ammesso che la sua compagnia aerea potrebbe essere interessata a Meridiana (e, anche se non l’ha specificato, all’aeroporto e all’aviazione generale). Meridiana, dal canto suo, ha sempre smentito che ci sia in corso alcuna trattativa con Qatar Airways, anche se ha confermato che nel 2015 un partner dovrà averlo. Ora, la partita non è fra due compagnie. Perché giusto un anno fa, Qatar Airways è passata sotto il controllo totale del fondo del paese arabo (Qia) e del suo braccio operativo (Qatar holding), il cui capo è Ahmad Mohamed Al Sayed, l’uomo più vicino a Tamim Hamad Al Thani, a sua volta nominato emiro un anno fa.

Se trattativa ci sarà, su Meridiana, sarà diretta tra lui e l’Aga Khan.

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