La Nuova Sardegna

Catturato dall’uomo che sa parlare ai cani

Catturato dall’uomo che sa parlare ai cani

L’intervento di Andrea Loriga, operatore del Taxi dog, è stato fondamentale per la cattura di Raul

11 agosto 2014
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PORTO TORRES. Pubblico in piedi e urla di approvazione, come allo stadio. Gli applausi del numeroso pubblico presente sono tutti per lui, Andrea Loriga, l’uomo che sa parlare ai cani. Anche stavolta il suo intervento è stato utile per sbrogliare una situazione complicatissima, di quelle considerate a «rischio elevato». Perchè Raul in quel momento era pericoloso, perché la scena era collocata in un ambiente portuale molto trafficato (operazioni di imbarco in corso) e perché a pochi metri c’era il centro della città con migliaia di visitatori giunti a Porto Torres per il carnevale estivo.

«Quando sono uscito dallo spazio tra le due auto dove il cane si era rifugiato – racconta Andrea Loriga – il silenzio che avevo percepito è stato rotto dagli applausi. Mi ha fatto piacere, perché vuol dire che in tanti hanno capito».

Andrea Loriga, alla guida del suo Taxi dog giallo è arrivato nel porto turritano con il lampeggiante acceso e la sirena attivata. «Mi hanno detto che poteva attaccare ancora e che erano pronti a sparare – dice ancora Loriga – ho chiesto di aspettare, che ci volevo provare. Mi sono avvicinato, l’animale era in una condizione di grave stress, completamente sporco di sangue. Ha cercato di girarsi anche a me. Ho provato a convincerlo con dei bocconcini che funzionano sempre, non li ha nemmeno guardati. Neppure il contenuto di una scatoletta “magica”, che piace a tutti i cani, ha funzionato».

A quel punto Andrea Loriga è passato alle parole. «Sì, è così – dice temendo di non essere creduto – mi sono messo di fronte e ho cominciato a parlargli, ho fatto capire che ero dalla sua parte, non avevo armi o altri arnesi per fargli del male. Insomma, che ero lì per aiutarlo. Mi ha dato fiducia, si è lasciato mettere il guinzaglio e siamo andati a fare una bella passeggiata rilassante. Andata e ritorno».

Raul pesa 50 chili, è un molosso che - come tutti i cani un po’ speciali e potenzialmente pericolosi - ha bisogno di un padrone adeguato.

«L’ho portato al canile comunale di Monte Rosè – conclude Andrea Loriga – è entrato e uscito dalla gabbia del furgone senza problemi. Ora starà lì in quarantena, seguito da un educatore cinofilo e da un comportamentalista. Lo valuteranno per capire se si può recuperare e se può poi essere affidato a un proprietario qualificato. A me sembra di sì, però è presto per dirlo, il suo esame è appena cominciato». (g.b.)

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