La Nuova Sardegna

Cade l’elicottero: muore 29enne

di Luca Fiori
Cade l’elicottero: muore 29enne

Sara Piredda, figlia d’emigrati sardi, era copilota: viveva in Piemonte. A settembre era attesa nell’isola

10 agosto 2014
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PLOAGHE. Con il marito Daniele avevano già fatto i biglietti e tra qualche settimana sarebbero arrivati nell’isola per trascorrere un periodo di vacanza. Ma la vita di Sara Piredda, 29 anni, nata in Piemonte da genitori sardi, si è fermata in Valle d’Aosta venerdì sera, a causa di un incidente in elicottero avvenuto nel vallone di Niel, nel comune di Gaby.

Uno schianto - causato molto probabilmente da un banco di nebbia - in cui ha perso la vita anche un’altra persona: Angelo Domenico Praiale, 55 anni, albergatore e vice sindaco di Quincinetto, il paesino in provincia di Torino in cui la giovane di origini sarde viveva con il marito Daniele Zoppo, che solo per un caso non si trovava a bordo dell’elicottero precipitato.

Sara era nata a Ivrea e lavorava per un’azienda privata, era sposata e non aveva figli. Il padre, un carabiniere in pensione, e la madre, casalinga, sono originari di Ploaghe. E proprio a Ploaghe, dove erano arrivati da pochi giorni, ieri mattina i due genitori hanno ricevuto la notizia dell’incidente.

Subito dopo sono partiti per la Valle d’Aosta per dare l’ultimo saluto a Sara, la figlia più piccola dei coniugi Piredda, che hanno altri due figli maschi di 30 e 36 anni. Sara faceva volontariato a bordo dell’elicottero, con cui venivano effettuati trasporti di persone anziane o di generi alimentari. Venerdì sera nel vallone di Niel, al confine tra il Piemonte e la Valle d'Aosta, la visibilità era scarsa. A tradire il pilota, schiantatosi con il suo elicottero Alouette II contro una roccia a monte del paese di Gaby, sarebbe stata proprio la nebbia.

Angelo Domenico Praiale e Sara Piredda avevano appena accompagnato in un alpeggio in quota un amico. «Mi facevo accompagnare spesso da Praiale - racconta Mauro Tusco, 79 anni - era un ottimo pilota, esperto e prudente». Venerdì sera piovigginava, ma le condizioni meteo non sembravano proibitive. L'elicottero, un Alouette II quadriposto, era partito da un hangar di Quincinetto, dove il pilota aveva un albergo e dallo scorso maggio era vicesindaco. Sara aveva la passione per il volo e aveva deciso di accompagnarlo. «Sono venuti a prendermi ad Agnel, una frazione di Gay - spiega Tusco - e mi hanno portato all’alpeggio». Il sindaco di Quincinetto, Angelo Canale Clapetto, ha proclamato il lutto cittadino. A dare l’allarme, subito dopo l’incidente è stato un abitante della zona che stava cercando funghi. «Ho sentito un forte rombo sopra il bosco, poi un boato assordante - racconta Mario Lazier, consigliere comunale di Gaby - e poi il silenzio». L’uomo ha avvisato i carabinieri e sono scattate le ricerche. Il piccolo velivolo è precipitato in una zona impervia e il recupero di corpi è proseguito fino a ieri mattina. Alle ricerche durante la notte hanno partecipato vigili del fuoco, carabinieri e personale del soccorso alpino locale. La Procura di Aosta ha aperto un fascicolo affidato al pm Pasquale Longarini. Le indagini, che si affiancano a quelle avviate dalla Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Chatillon e Saint-Vincent.

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