La Nuova Sardegna

Ancora guai al motore ritardi per la nave low cost

di Giampaolo Meloni

Danni al propulsore forse provocati da gasolio sporco, in arrivo i ricambi Il traghetto è costretto a rallentare le corse, caos tra i passeggeri in rivolta

08 agosto 2014
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OLBIA. Guasti tecnici ma non prevedibili, si legge nel sito della compagnia di navigazione promossa da un consorzio di imprenditori sardi. Così le partenze da e per la Sardegna sulla tratta Livorno Olbia sono tutte rinviate con ritardi da due a 12 ore rispetto alla tabella originaria. Quel maledetto motore mandato in pezzi da un carico di gasolio taroccato (spiegazione che sembra molto attendibile anche se non supportata da conferme ufficiali), ha abbattuto una tempesta di proteste sulla GoinSardinia. La gamma delle reazioni lanciate sulle onde della rabbia dai clienti è ampia: dalle richieste pacate di spiegazioni alla furia degli insulti, fino alle disdette, seppure in numero irrilevante. «Stiamo facendo il possibile per eliminare tutti i disagi e rispettare gli impegni con i viaggiatori che hanno scelto il nostro progetto», spiega Roberto Rossi, il manager turistico al quale il consorzio presieduto dall’imprenditore turistico sardo Gian Paolo Scano, ha affidato il ruolo di portavoce.

Negli uffici della GoInSardinia, a Olbia, Livorno e soprattutto nella sede centrale di Santa Teresa di Gallura, i telefoni squillano senza interruzione. Centinaia di chiamate. Chi non riesce a trovare interlocutori telefonici travasa le lamentele su Facebook e attraverso email indirizzate in quantità anche agli indirizzi della “Nuova Sardegna”. «Chiediamo ai clienti di scusarci e di pazientare, se non riusciamo e rispondere e perché noi stiamo effettuando le chiamate per informare loro». Undici ragazze s’affannano in un piccolo call center che gestisce il traffico telefonico. Non è facile.

Oggi, per dire, trenta minuti dopo la mezzanotte è partita da Livorno la prima linea rinviata ieri sera dal previsto orario delle 22.30. Mentre la tratta Olbia-Livorno già programmata stamane alle 10 lascerà la banchina dell’Isola Bianca alle 14. Domani la Olbia-Livorno delle 9 è stata spostata alle 17. E così via sino al 12 agosto, quando la Olbia-Livorno delle 8.45 partirà nientemeno alle 23 del giorno successivo, con uno spostamento di 16 ore rispetto alla tabella delle partenze originaria. Ma i viaggiatori dovranno stare incollati al sito, perché sono in corso ulteriori aggiornamenti: già ieri a tarda sera gli operatori hanno lavorato per anticipare di quattro ore i ritardi accumulati portando alle 18.30 le partenze che erano state spostate alle 23.30.

La “El Venizelos”, 1700 passeggeri, 700 cabine, ammiraglia dell’armatore greco Anek Lines, che ha sostituito la “Sophocles” utilizzata per il viaggio inaugurale della stagione a metà luglio, viaggia a fatica. «Purtroppo i ritardi si accumulano – spiega Roberto Rossi –. Contiamo di superare i guai entro la settimana. Sono in arrivo i pezzi di ricambio del motore, il tempo per le riparazioni e il servizio riprenderà regolarmente».

La debolezza delle macchine ha imposto intanto la riduzione delle corse. A farne le spese il collegamento Livorno-Arbatax, una tratta settimanale di andata e ritorno che è stata soppressa sino a Ferragosto. I viaggiatori che avevano prenotato dovranno fare scalo a Olbia e di lì accompagnati allo scalo Ogliastrino con specifici collegamenti in bus organizzati dalla stessa GoInSardinia. L’interruzione e un prevedibile conseguente calo del traffico potrebbe far perdere al Consorzio la concessione sulla tratta per Arbatax. Prospettiva che piegherebbe le ginocchia all’operazione economica voluta e sostenuta dal sistema dell’imprenditoria turistica del nord-est sardo, che dai 60 iniziali è rapidamente passata ai 198 associati. «Una ipotesi che cerchiamo di scongiurare, perciò stiamo lavorando di difendere quella linea con le unghie e con i denti. In ogni caso – fa sapere il portavoce del Consorzio – dal 15 riprenderemo il collegamento».

Sugli altri collegamenti tra Livorno e Olbia, per i viaggiatori rimane tutto il conforto che sostiene la filosofia del progetto nato per far crescere le attenzioni e il traffico sulla meta turistica sarda con una campagna tariffaria ribassata del 20 per cento e ancor più favorevole per chi acquista il “pacchetto” che comprende anche la permanenza in una delle strutture associate al Consorzio. Accoglienza e ristoro per gli ospiti a bordo basati sui sapori sardi, ovviamente. Che tuttavia stempera solo in parte l’inquietudine. «Speriamo di lenire almeno parzialmente il disagio dei passeggeri», è l’auspicio che Roberto Rossi manifesta per l’intero Consorzio.

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