La Nuova Sardegna

Ex carabiniere restò nell’alloggio: l’Arma gli presenta il conto

di Simonetta Selloni
Ex carabiniere restò nell’alloggio: l’Arma gli presenta il conto

Ales, lo sconcerto di un appuntato riformato per malattia e trattato come un inquilino moroso

02 agosto 2014
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ALES. Nei secoli fedele, e ora adirato a vita. E se non fosse politically uncorrect, l’aggettivo appropriato conterrebbe due “zz”. Lo stato d’animo dell’appuntato scelto dei carabinieri Angelo Pinna è questo: adirato con due zeta. Perché dopo 32 anni di onorato servizio, la Benemerita gli ha presentato il conto. 301,36 euro per “l’occupazione abusiva dell’alloggio di servizio per il periodo dal 30.04.2013 al 16.06.2013”.

Cosa è successo? «Nel mese di gennaio del 2013 sono stato riformato per malattia ed essendo addetto al servizio di istituto, ero titolare di alloggio di servizio a titolo gratuito. Non essendo ancora pronta la casa dove mi dovevo trasferire feci la domanda per poter occupare detto alloggio per altri tre mesi, mi fu accolta. Per motivi legati all'impresa che stava eseguendo i lavori e che non li ultimava chiesi un altro mese, mi fu risposto a voce non ricordo da chi, ma da un addetto all’ufficio che non vi erano problemi: tanto l'alloggio non era stato destinato a nessuno. E infatti ancora oggi (trascorsi quasi due anni) è libero da inquilini o altro».

La permanenza dell’appuntato Pinna nell’alloggio si protrae fino all’11 giugno 2013. Due giorni fa, il primo agosto, dalla stazione dei carabinieri in cui prestava servizio, Ales, gli è stato notificato un atto con il quale gli viene fatto sapere di essere debitore nei confronti dell'amministrazione di un importo di 301,36 euro per l'occupazione abusiva dell'alloggio di servizio per il periodo dal 30.04.2013 al 13.06.2013.

«La mia protesta è dovuta al fatto che per ben trentadue anni ho lavorato giorno e notte col sole, neve, vento, pioggia e nebbia, saltando riposi settimanali, ferie e festivi. Senza contare le ore di straordinario o tutti i dieci /quindici minuti lavorati senza essere retribuito spesi al servizio del cittadino e dell'Arma dei Carabinieri. Ci credevo ed ero fiero di quello che facevo».

E adesso? Il compenso di tanto attaccamento è la richiesta di 301,36 euro per un alloggio di servizio, ancora vuoto a distanza di un anno e mezzo. «Vorrei rassicurare l'amministrazione che salderò il dovuto», conclude amaramente Angelo Pinna. Carabiniere tradito nel cuore, forse “nei secoli fedele”, certamente amareggiato a vita.

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