La Nuova Sardegna

Forza Italia: «Piano casa, la proroga è necessaria»

Alla fine di novembre scadranno i termini per la presentazione delle domande Il centrosinistra da sempre è contrario e ora che ha la maggioranza si opporrà

20 luglio 2014
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CAGLIARI. La scadenza è fra pochi mesi, il 29 novembre, ma sono in molti a chiedere un altro anno di proroga – sarebbe la quarta – per il sempre discusso Piano casa. Dopo la Confartigianato, è Forza Italia – che in questa legge ha creduto sempre – ad aver presentato in Consiglio una proposta per far slittare la chiusura al 2015, com’è accaduto in altre undici regioni. Ma è difficile che la maggioranza di centrosinistra accolga il suggerimento, perché quando era all’opposizione si è opposta sempre al Piano casa e anche di recente l’attuale assessore all’Urbanistica, Cristiano Erriu, si è detto contrario alla proroga fino a confermare che «le norme intruse nel vecchio Pps (quello di Cappellacci annullato da Pigliaru) dal Piano casa alla legge per il golf finora hanno prodotto solo mostri».

Gli interventi. Quelli permessi dal Piano casa sono di tre tipi: demolizione, ricostruzione o ampliamento degli immobili esistenti e anche il recupero di sottotetti, seminterrati e locali al piano terra purché rispettino i requisiti igienico sanitari e l’agibilità. Con un massimo di aumento del 30-39 per cento delle volumetrie. Anche se nella passata legislatura, subito dopo l’alluvione di Olbia, il centrodestra, allora al governo, aveva deciso di rendere più severe le norme per i piani pilotis (i parcheggi) e i locali al piano terra.

Forza Italia. Il primo firmatario della nuova proposta di legge è Marco Tedde: «Questa legge – scrive – ha prodotto risultati importanti, con oltre 35mila pratiche avviate in Sardegna e centinaia di milioni investiti». Secondo il consigliere regionale, «senza consumare altre fette del territorio, ma solo con interventi di riqualificazione è stato possibile contrastare il degrado urbano e migliorare le abitazioni anche dal punto di vista energetico». Consapevole che buona parte centrosinistra non sarà d’accordo, Tedde scrive: «Siamo convinti che in passato sia stato contestato più che altro per pregiudizi ideologici, ma le richieste pressanti dei territori e delle imprese non possono essere lasciati senza risposte. La scadenza di novembre sta per arrivare e l’economia sarda non può certo aspettare i tempi lunghi della politica».

Confartigianato. Nei giorni scorsi, era stata l’associazione a sollecitare la proroga: «Lo slittamento di un anno se non la stabilizzazione permanente del Piano casa, potrebbero dare, in un momento così drammatico, una boccata d’ossigeno al settore dell’edilizia fra i più colpiti dalla crisi». (ua)

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