La Nuova Sardegna

la scoperta a geridu, vicino a sorso

Batterio riemerge dal Medioevo

Batterio riemerge dal Medioevo

In un antico villaggio microrganismo responsabile della brucellosi

16 luglio 2014
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SORSO. Torna alla luce un batterio d'epoca, identificato nei resti di un uomo sepolto da 700 anni sotto le rovine del villaggio medievale di Geridu, tra Sorso e Sassari. Il microrganismo appartiene alla specie Brucella melitensis ed è responsabile della brucellosi, l'infezione del bestiame che in rari casi può colpire l'uomo dando febbre, dolori articolari e affaticamento. Il Dna del microrganismo è stato identificato con una tecnica di analisi dai ricercatori britannici della Warwick Medical School di Coventry, che pubblicano la scoperta su mBio, rivista della società Usa di microbiologia. Lo studio parte dall'analisi di un nodulo calcificato nel cadavere.. «Di solito in questi casi si pensa subito alla tubercolosi, perché è l'infezione più comune che causa calcificazione», spiega il coordinatore Mark Pallen. Il Dna è stato identificato grazie a sequenziamento che consente di analizzare a raffica i geni presenti in un campione biologico, senza un'idea precisa di quello che si troverà. I frammenti estratti sono più corti dei moderni e presentano mutazioni alle estremità. Dalla loro analisi emerge che il ceppo medievale di Brucella (battezzato come Geridu-1) è imparentato con uno più recente identificato in Italia nel 1961.

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