La Nuova Sardegna

Peste suina, censurati i veterinari

di Luca Fiori ; di Luca Fiori
Peste suina, censurati i veterinari

Convocati alla Camera per un’audizione non hanno potuto prendere la parola

12 luglio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Speravano di dare il loro contributo per l'elaborazione di norme utili per trovare - finalmente - una soluzione moderna per debellare la peste suina africana dall'isola. Ma il viaggio a Roma della delegazione dei medici veterinari della Sardegna si è rivelato del tutto inutile. Convocati nella capitale con estrema urgenza per essere ascoltati dalla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, i veterinari sardi non hanno infatti avuto la possibilità di prendere la parola e sono rimasti spettatori silenti di un'audizione che non ha portato a niente. La denuncia arriva da Andrea Sarria, presidente dell’Ordine dei medici veterinari della provincia di Sassari. L'incidente diplomatico si è consumato due giorni fa. La XII Commissione (Affari Sociali) della Camera dei Deputati aveva indetto una seduta di audizioni informali nell’ambito della discussione della risoluzione di Donata Lenzi (Pd) dal titolo “Iniziative volte a fronteggiare la peste suina africana e la malattia vescicolare del suino”. Tra i soggetti da ascoltare erano stati indicati anche i rappresentanti degli Ordini dei medici veterinari dell'isola. Ma quando i veterinari hanno chiesto di poter intervenire il presidente della Commissione, il sardo Pierpaolo Vargiu (Riformatori), ha detto che non era possibile visti i tempi ristretti perché i parlamentari presenti dovevano recarsi in aula per il voto. «Avevo deciso di partecipare - spiega Sarria - fermamente convinto di poter dare un modesto contributo professionale alla causa, pensando che stavolta le cose si potessero affrontare con una nuova impostazione strategica, visti i pessimi risultati ottenuti nella lotta alla malattia e prontamente sottolineati in modo altamente negativo dal direttore generale della commissione salute Ce Paola Testori Coggi. Invece - continua il presidente dell'Ordine dei veterinari del nord Sardegna - ho assistito basito a brevi interventi improntati al nulla. Come si fa ad esaudire una risoluzione così importante in un'ora di audizione - continua Sarria - con tutte le persone invitate, tra cui esponenti di altre regioni come la Campania e la Calabria? Il mondo politico, probabilmente, con questo sistema - è il duro commento di Sarria - ha la possibilità d'intascare qualche gettone di presenza in più in Commissione, potendo affermare di essersi occupato delle malattie, senza però aver risolto un problema che da 36 anni affligge la Sardegna e i sardi. Per sconfiggere la peste suina - conclude il presidente dell’ordine dei veterinari - ci vorrebbe un’efficace campagna d'informazione e comunicazione del rischio a favore degli allevatori. Soprattutto dev’essere sostenuta la biosicurezza sia interna che esterna negli allevamenti, con particolare riguardo agli aspetti strutturali e formativi per il personale. Bisognerebbe infine incentivare dei piani regionali rivolti al miglioramento delle aziende suine e premialità per coloro che s'impegnano in questo settore».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Soccorso

Porto Torres, si rifugiano sull’isola Piana a causa del maltempo: 4 diportisti salvati dalla Guardia costiera

di Gavino Masia
Le nostre iniziative