Il rogo è partito da un palo elettrico
A Marrubiu il sindaco denuncerà l’Enel, pericolo segnalato da tempo. Si indaga per incendio colposo
MARRUBIU. Incendio colposo, non doloso. La conferma arriva dal fatto che la Forestale stia indagando per questo tipo di reato. Alle 10 di sera di giovedì a scatenare l’inferno sarebbe stata una fiammata partita da un palo di deviazione dell’Enel a Is Bangius. C’è un video, pubblicato anche sul nostro sito on line, e ci sono testimoni che parlano. Hanno voglia di raccontare perché quel palo preoccupava tutti da tempo. Tutti tranne l’Enel che in tanti mesi – nell’estate scorsa da un cittadino della vicina borgata di Sant’Anna arrivò anche alla nostra redazione una segnalazione – non è mai intervenuta e questo costerà una denuncia, annunciata ieri mattina dal sindaco, Andrea Santucciu.
Passata la disperazione, la rabbia domina i giorni successivi al disastro che ha distrutto migliaia di ettari in una provincia che già lo scorso anno aveva visto andare in cenere il Sarcidano e il Guilcer. È una rabbia che cresce ora che i dubbi sembrano venir meno. Non ci sarebbe quindi la mano di un piromane, ma quella non direttamente protagonista di chi avrebbe dovuto fare manutenzione e non l’ha fatta.
C’è un video e c’è una testimone. È la signora Claudia Flore, che col suo telefonino ha girato il filmato di pochi secondi che riprende il momento in cui tutto comincia: «Erano passate da poco le 22. Ero in giardino e cercavo un po’ di fresco. Era buio e a un certo punto, dietro casa, ho visto qualcosa che somigliava a un lampo. Il tempo di fare il giro del giardino e ho visto il palo dell’Enel col trasformatore che aveva preso fuoco. Un attimo dopo bruciava già tutto».
È stata quella fiammata a far partire l’incendio che in pochi minuti ha raggiunto la borgata di Sant’Anna e da qui la 131, riuscendo persino a scavalcare la superstrada e a devastare alcune aziende del territorio di Arborea. Ma quella è già storia passata, perché ieri in tanti si sono messi a cercare i colpevoli e, forse, li hanno già individuati là dove mai pensavano potessero essere.
Sin dalla mattinata, il sindaco, Andrea Santucciu era nel luogo in cui tutto è iniziato e da lì ha fatto partire il suo anatema contro l’Enel: «Li denunciamo, una cosa del genere è assurda e chi è responsabile di una manutenzione non fatta deve pagare i danni. Capisco che possano esserci difficoltà a fermare i piromani, ma almeno gli incendi colposi devono assolutamente essere evitati».
Poi dal primo cittadino arriva la stoccata all’assessore regionale all’Ambiente, Donatella Spano: «Sappia che controlliamo palmo a palmo il nostro territorio e vigiliamo sulle campagne. Emettiamo continue prescrizioni per limitare i rischi e controlliamo che vengano rispettate. Forse ha ragione chi dice che prima di fare l’assessore o il consigliere regionale dovrebbe essere obbligatorio fare due legislature nelle piccole amministrazioni locali. Dall’assessore non abbiamo ricevuto mezza telefonata».
Intanto, col mirino puntato contro, l’Enel si difende e attraverso l’addetto stampa Francesca Di Felice spiega il proprio punto di vista e offre una dinamica dell’incidente diversa e in cui le cause sono accidentali: «Non sappiamo molto e attendiamo riscontri, ma i nostri addetti ci dicono che a causare il danno sarebbe stato un ramo che si è spezzato da un albero per il forte vento. Accidentalmente avrebbe urtato le linee elettriche e avrebbe dato origine a un corto circuito da cui poi sarebbe scaturito l’incendio. Siamo ovviamente a disposizione delle autorità e garantiamo la massima collaborazione per tutti gli accertamenti che verranno ritenuti necessari».