La Nuova Sardegna

La marcia ambientalista arriva a Guspini

di Luciano Onnis
La marcia ambientalista arriva a Guspini

Tappa nel Medio Campidano dell’iniziativa dei comitati che aderiscono a “Non bruciamoci il futuro”»

22 giugno 2014
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GUSPINI. Tappa nel Medio Campidano dell’iniziativa “Insieme, in marcia per la nostra Terra”, iniziativa dei comitati e dalle associazioni della Sardegna che aderiscono al Coordinamento sardo “Non Bruciamoci il Futuro” e ai “Comitati Sardi InRete”, movimenti sorti «per rivendicare il diritto dei cittadini a decidere del futuro della propria terra per arrestare il degrado ambientale, l’inquinamento diffuso, la sottrazione delle risorse, l'aggressione ai territori con pesanti ripercussioni sul piano sanitario, socio-economico e sul lavoro». Dopo la prima tappa del 16 maggio scorso a Sassari e la seconda del 31 maggio a Macomer e Ottana, l’iniziativa dei comitati, delle associazioni e dei gruppi territoriali di tutta la Sardegna ha toccato ieri un territorio a forte vocazione agricola e con un'elevata densità di popolazione che sta oggi subendo un vero e proprio assalto al territorio con impianti di energia alternativa. Imprenditori privati e multinazionali stanno proponendo da circa tre anni diversi progetti a Comuni e Regione per la produzione di energia da fonti rinnovabili e fossili, che si sommano a quelli già realizzati e alle criticità di un territorio già fortemente compromesso dalle pregresse attività minerarie e industriali che hanno lasciato siti inquinati e mai bonificati. L’area compresa fra Villacidro, Gonnosfanadiga, Guspini, Pabillonis e San Gavino è già una sorta di foresta di imponenti aerogeneratori (circa 150), con le torri metalliche e pale rotanti che svettano in mezzo ai campi. «Con questa iniziativa - hanno spiegato gli organizzatori - si vuole portare all'attenzione di tutti, e in particolare della pubblica amministrazione, le proposte alternative a questi progetti per uno sviluppo sostenibile, che sia concorde con la tutela del territorio, della salute e della cultura sarda». La prima parte della marcia è partita in tarda mattinata dall’asse mediano di Guspini ed è proseguita lungo la strada statale 197 per San Gavino, da dove è visibile quello che dovrebbe essere l’Impianto termodinamico solare da 232 ettari della Società “Gonnosfanadiga Ltd”. Per i Comitati è «uno dei simboli della speculazione energetica che si sta consumando e si consumerà nei prossimi anni in Sardegna». La marcia è proseguita nel centro abitato di Gonnosfanadiga con la partecipazione di mezzi agricoli lungo la centrale via Porru Bonelli e nel pomeriggio ultima tappa a Villacidro, dove la manifestazione, dopo aver attraversato parte diverse vie cittadine, si è conclusa nella palestra della scuola Media “Satta” con un convegno-dibattito. La marcia toccherà, il 28 giugno, il Sulcis con tappa a Portoscuso. A conclusione di queste manifestazioni tutti a Cagliari con sit-in davanti alla sede del Consiglio Regionale. In quell'occasione saranno consegnate al presidente Pigliaru le firme e chiesto un confronto urgente con i cittadini sui temi delle energie rinnovabili e fossili.

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