La Nuova Sardegna

Confermato l’impegno in Costa Smeralda

di Serena Lullia
Confermato l’impegno in Costa Smeralda

Mohammad AlSowaidi, numero tre della società dell’emirato: porteremo avanti i nostri investimenti

15 giugno 2014
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INVIATA AD ARZACHENA. Virtuali ma solidi. I metri cubi smeraldi del Qatar si sbriciolano solo nella mente dei gufi. Il numero tre della Qatar investment authority, Mohammad AlSowaidi, lo dice in modo chiaro al sindaco Alberto Ragnedda a inizio mattinata. E lo ripete più tardi al primo cittadino di Olbia. «Intendiamo portare avanti il piano di investimenti per il rilancio della Costa Smeralda». Un impegno ribadito più volte durante l’ora e mezzo di colloquio con il primo cittadino e la giunta comunale. Con AlSowaidi anche Franco Carraro, presidente della Smeralda holding e il legale di Sardegna Resorts, società che cura gli interessi immobiliari del Qatar a Porto Cervo.

Piano di lungo termine. Il Qatar resta in Costa con un progetto di lungo termine. «Ci hanno confermato la volontà di investire e la fermezza di portare avanti un piano articolato nel tempo – dice il sindaco Ragnedda –. E hanno ribadito che sono investitori seri».

Apertura da Cagliari. Il faccia a faccia con il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, avrebbe rafforzato la volontà del Qatar di non andare via dalla Sardegna. Da Cagliari nessuna promessa al petroemirato. Solo l’illustrazione dei prossimi passi nel delicato campo dell’urbanistica. Un aggiornamento generale del Ppr e la volontà di non chiudere la porta in faccia al ricco investitore. Ma solo dopo che sarà definito il quadro generale dell’urbanistica regionale si potrà cominciare a parlare di piano di investimenti a 5 stelle.

Incontro cordiale. «È stato un faccia a faccia di grande cordialità – spiega il sindaco di Arzachena –. Ma non c’è stato il tempo per approfondire nel dettaglio il piano di sviluppo. Si è discusso di temi molto generali. AlSowaidi si è detto positivo per l’atteggiamento di apertura che ha trovato in Regione. Credo che nel giro di qualche mese si potrà cominciare a parlare in modo un po’ più concreto di investimenti immobiliari in Costa».

Burocrazia italiana. Un passaggio della conversazione è stato dedicato alla spiegazione dei diversi livelli di potere nelle questioni urbanistiche. «Ho ribadito che le competenze del Comune di Arzachena arrivano in una seconda fase – aggiunge il primo cittadino –. Prima deve essere definito il quadro normativo generale, all’interno del quale poi il Comune si muove. Ho spiegato con un esempio concreto che, se ci viene chiesto di costruire un albergo in una zona F, non sarà possibile rilasciare la concessione perché allo stato attuale una richiesta di questo tipo sarebbe improcedibile».

Il nodo del Ppr. La revisione del Ppr secondo la filosofia Pigliaru dovrà chiarire anche i modi attraverso cui sarà possibile realizzare il piano da un miliardo di euro per dare una seconda vita alla 50enne signora del turismo a 5 stelle. Il Ppr di Soru aveva introdotto il meccanismo delle intese per derogare alla normativa generale. Poi si era parlato di piani strategici. La Regione dovrà definire meglio i parametri di questo strumento, stabilendo in modo chiaro il significato di strategico.

Piano virtuale. Al momento la bozza di piano presentata un anno e mezzo fa a Doha dai qatarini resta l’unica traccia delle idee di sviluppo dell’emirato in Costa Smeralda. Quattro nuovi hotel di lusso, un centinaio di residenze per nababbi, una pista per go kart, un’accademia di formazione del turismo, la ristrutturazione in chiave turistica di 25 case di campagna. Tutto o quasi irrealizzabile con l’attuale normativa.

La quota olbiese. Una piccola porzione del paradiso Smeraldo si trova nel comune di Olbia. Che però detiene l’altra partita più importante con il Qatar, il San Raffaele. «È stata una visita di cortesia in cui abbiamo parlato di turismo, sviluppo, collaborazione – dichiara il sindaco Giovannelli –. Hanno ribadito il loro interesse a investire in Sardegna e ad avviare un dialogo con le comunità locali».

Bye bye Harrods. Il villaggio del lusso di Harrods al molo vecchio di Porto Cervo, unica creatura della gestione qatarina in Costa Smeralda, è destinata a saltare. Gli uffici comunali non intendono autorizzare l’installazione delle boutique a 5 stelle con vista sugli yacht fino a quando la procura, che porta avanti una indagine, non avrà fatto chiarezza sulla regolarità delle autorizzazioni concesse nell’estate 2013.

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