La Nuova Sardegna

L’agguato a Lula: primi interrogatori, si scava nel passato

di Pier Luigi Piredda e Bernardo Asproni
L’agguato a Lula: primi interrogatori, si scava nel passato

L’ex vicesindaco ferito da 2 fucilate dovrà essere operato. Caccia allo sparatore. Già ascoltati alcuni vicini di pascolo

06 giugno 2014
1 MINUTI DI LETTURA





LULA. Un pesantissimo avvertimento. Chi ha sparato probabilmente non era determinato a uccidere Giovanni Cabua, 69 anni, l’impresario edile di Domusnovas ma residente a Lula da lungo tempo, ancora ricoverato nel reparto Rianimazione dell’ospedale San Francesco in seguito alle ferite riportate nell’agguato a “Nurai”, lungo la stradina di penetrazione che confina con il suo podere ai piedi del Montalbo. La prognosi è ancora riservata ma non corre pericolo di vita, anche se dovrà essere sottoposto a intervento chirurgico per ripulirgli le ferite provocate dai pallettoni che l’hanno raggiunto al fegato e a un rene.

Che l’agguato fosse una pesantissima intimidazione è l’impressione che emerge, dopo i primi rilievi, per come si sono svolti i fatti.

I carabinieri del reparto operativo provinciale, al comando del capitano Luigi Mereu, e quelli della compagnia di Bitti, al comando del capitano Fabio Saddi, hanno continuato le indagini partendo dalla ricostruzione dell’agguato. Nel corso della giornata, i carabinieri hanno anche interrogato numerose persone, in particolare i vicini di pascolo e anche qualcuno che in passato avrebbe avuto qualche attrito con i Cabua, ed eseguito alcuni stub.

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative