La Nuova Sardegna

Strage di Tempio, quelle telefonate a vuoto poi la scoperta della sorella

di Angelo Mavuli
Strage di Tempio, quelle telefonate a vuoto poi la scoperta della sorella

La donna, in preda al terrore, ha lanciato l’allarme al 118 e avvertito i familiari che, a tarda notte, si sono ritrovati sotto l’abitazione dei coniugi Azzena, storditi dal dolore

18 maggio 2014
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TEMPIO. Per tutta la sera non hanno risposto alle telefonate ma Giulia e Giovanni, metodici e legati alla famiglia, non avevano risposto. Quel lungo silenzio ha insospettito la madre di Giulia, Giovanna Spano, che con il marito Franco Zanzani e la figlia Antonella vivono a Trinità, paese d’origine di una delle vittime. Dopo l’ennesima telefonata a vuoto la preoccupazione. Più volte ha continuato a chiamare. Alla fine la preoccupazione ha avuto il sopravvento, ed è scattato il giro delle telefonate ai parenti. Antonella, nel frattempo, si era già messa in viaggio per Tempio contattando telefonicamente i parenti di tempio. La sorella di Giovanni Azzena, Alessandra, aveva già fatto invece la macabra scoperta, trovando, dietro l’uscio dell’appartamento, i tre corpi. La donna, in preda al terrore, ha lanciato l’allarme al 118 e avvertito i familiari che, a tarda notte, si sono ritrovati sotto l’abitazione dei coniugi Azzena, storditi dal dolore della tragedia e ancora increduli per quanto era accaduto poche ore prima.

Giovanni Azzena faceva parte di una notissima famiglia di commercianti che da alcune generazioni vendono scarpe in città.

La vittima, con la moglie Giulia, gestiva il negozio di calzature proprio sotto casa, in via Villabruna, a soli 50 metri dalla centralissima piazza Gallura.

Ieri sera, in un locale poco distante dal luogo del delitto, era in corso un buffet matrimoniale con un centinaio di invitati mentre davanti al negozio di scarpe c’è un salone di due barbieri, i quali hanno lavorato sino a tarda sera senza rendersi conto di nulla. Nessuno, su quella stradina trafficata ad ogni ora del giorno e della notte, si sarebbe reso conto di nulla. Gli investigatori giunti sul posto del triplice delitto stanno ricostruendo le ultime ore di vita della coppia e del loro figlioletto per stabilire un orario il più prossimo possibile a quello del delitto. Nella zona, una volta che la notizia è stata divulgata attraverso telefonate e sms, si sono ritrovati decine e decine di amici che la coppia aveva in città. I due, infatti erano conosciutissimi.

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