La Nuova Sardegna

Michela Murgia querela Ugo Cappellacci

Michela Murgia querela Ugo Cappellacci

Durante la campagna elettorale, l’ex governatore la accusò di incassare finanziamenti dall’armatore Onorato

13 maggio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Ci ha pensato a lungo poi, a meno di due giorni dalla scadenza dei termini, la scrittrice Michela Murgia ha querelato l’ex governatore Ugo Cappellacci perché nel corso dell’infuocata campagna elettorale l’aveva accusata con dichiarazioni pubbliche di incassare finanziamenti dall’armatore Vincenzo Onorato a sostegno del movimento «Sardegna possibile». Sono stati i suoi legali, gli avvocati Gianfranco Sollai e Rita Tolu, a depositare l’atto ieri mattina nella cancelleria della Procura, quasi due mesi dopo che Onorato, smentito qualsiasi rapporto economico con la scrittrice di Cabras, aveva compiuto lo stesso passo. Nel corso di una trasmissione televisiva - è scritto nell’atto di querela - Cappellacci disse, dopo aver esposto il programma elettorale del proprio partito in materia di trasporti: «So che qualcuno dirà qualcosa di diverso, so che c'è qualcuno che ha un ragionamento diverso con gli armatori, lo voglio sentire perché anche questa Sardegna Possibile è la sinistra che avanza ma usa gli stessi metodi della bugia e della mistificazione».

L’ex governatore, che ora dovrà rispondere in giudizio di quelle affermazioni, ha detto alle agenzie di stampa: «Se la priorità è perseguire un ex avversario politico, anzichè tutelare gli interessi dell’isola, evidentemente Murgia non ha chiaro, forse perché si sopravvaluta, che la Sardegna è un’entità più grande delle persone presenti sulla scena politica». La denuncia, ha aggiunto «non intimidisce nè intimorisce nessuno, come quella del signor Onorato. Siamo stati gli unici a denunciare i soprusi dei signori del mare e a difendere i diritti dei sardi, altri invece denunciano chi contrasta lo strapotere degli armatori, ma non hanno mai sollevato un dito contro questi ultimi». (m.l)

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative