La Nuova Sardegna

Ancora mistero su altri quattro delitti

Ancora mistero su altri quattro delitti

Ogliastra violenta: nel giro di due mesi i killer hanno colpito a Loceri, Ulassai, Arzana e Lanusei

04 maggio 2014
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Sono stati cinque gli omicidi commessi in tutta l’area ogliastrina in appena due mesi, e tutti alla luce del giorno,dall’11 febbraio fino allo scorso 12 aprile. E solo quest’ultimo, quello di Silverio Usai, compiuto a Tortolì, ha un presunto colpevole: si tratta dell’arzanese (ma residente a Barisardo) di 56 anni, Aldo Doa, costituitosi nelle campagne di Tortolì dopo 20 giorni esatti di latitanza. La lunga scia di sangue, in Ogliastra, ebbe inizio l’11 febbraio nelle campagne di Loceri, con l’assassinio di Giacomino Paderi. Sei giorni dopo, nelle campagne di Ulassai, toccò al pensionato locale Antonio Cossu, di 74 anni. Il 16 marzo, al rientro dal suo ovile nel Gennargentu, venne ucciso a fucilate Pietro Piras, ex ragioniere del Comune di Arzana. Il penultimo omicidio, è datato 25 marzo: vittima il commerciante di autoveicoli Roberto Aresu, fatto saltare in aria dentro la sua auto alle 10,30 del mattino, nell’abitato di Lanusei. L’omicidio di Tortolì, compiuto tre settimane fa, ha spezzato la vita di Silverio Usai, già segnata dalle tragedie familiari, con un fratello morto ammazzato e un altro condannato per l'uccisione di uno zio. Il fratello maggiore Luciano, venne assassinato, a 29 anni, nel cortile di casa sua, nella serata del 26 maggio 2000, con una o due fucilate a pallettoni. Lo chiamarono per nome e lui uscì di casa: fece pochi metri prima di essere centrato da un killer, da pochi metri di distanza. Un altro fratello, Duilio, di 39 anni, si trova in carcere, condannato a 15 anni per l’uccisione dello zio paterno Peppino. Il pensionato aveva 76 anni e venne ucciso la mattina del 9 maggio 2002 con due colpi di pistola calibro 7,65, nella sua abitazione di via Campidano, nella quartiere Zunturinu. Lo scorso 17 aprile, grazie a un permesso del magistrato di sorveglianza di Cagliari, accompagnato da alcuni agenti di polizia penitenziaria, ha potuto partecipare ai funerali del fratello Silverio, sia in chiesa che in cimitero. E quest’ultimo, ultima vittima ogliastrina di un omicidio, era stato in prigione per poco meno di un anno ed era tornato in libertà da circa cinque mesi e mezzo. Silverio Usai venne arrestato il 10 ottobre 2012, insieme a tre altri concittadini - per altri otto ci fu l'obbligo di dimora o la denuncia a piede libero - con l'accusa di essere coinvolto in un giro di droga, furti, e anche possesso di armi illegali. Dal dicembre 2013 era sottoposto a sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. (re.nu.)

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