La Nuova Sardegna

Equitalia, i sardi sborsano 13 milioni di euro per la sanatoria

di Silvia Sanna
Equitalia, i sardi sborsano 13 milioni di euro per la sanatoria

Oltre 4.300 contribuenti hanno approfittato della possibilità dei pagamenti agevolati: il numero più alto nel Sassarese

18 aprile 2014
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SASSARI. Sono oltre 4mila e dal 31 marzo si sentono più leggeri, privati di un po’ di soldi ma anche del peso dei debiti. Sono i sardi che hanno aderito alla mini sanatoria delle cartelle Equitalia: dal 24 gennaio al 31 marzo hanno approfittato della possibilità di pagare gli arretrati (almeno una parte) usufruendo degli sconti, cioè senza versare gli interessi di mora scattati dal momento in cui la cartella è stata emessa. In totale, i sardi hanno versato quasi 13 milioni e mezzo di euro, sanando e quindi cancellando oltre 17mila cartelle.

Addio ai debiti. Per qualcuno è stata una liberazione totale, altri riceveranno altre visite da parte degli addetti di Equitalia. Ma per ora è già un risultato importante avere saldato i conti pregressi. Il risultato sardo, in attesa del dato nazionale ancora in fase di elaborazione, è significativo: la risposta dell’isola è stata massiccia soprattutto tra il 24 gennaio e il 28 febbraio, quando negli uffici dell’ente di riscossione si sono formate lunghe code. Poi c’è stata la prima proroga della sanatoria: le file, meno intense, sono proseguite nel mese successivo. E probabilmente ricominceranno non appena, come appare scontato, il Senato darà il via libera alla seconda proroga sino al 31 maggio.

Il dato nel territorio. Tra le province, Sassari è in vetta alla classifica per il numero di contribuenti aderenti: 1663. A brevissima distanza segue Cagliari con 1520. Ma il capoluogo è in testa per quanto riguarda l’importo medio delle cartelle: 930,31 euro a fronte dei 678,30 di Sassari e dei 746,15 di Oristano: in quest’ultima provincia l’affluenza è stata bassa, la peggiore nell’isola con 209 aderenti. Ma ognuno di loro aveva sul groppone debiti abbastanza pesanti. Situazione simile a Nuoro, dove i contribuenti che si sono consegnati spontaneamente sono stati 949: in media ognuno di loro aveva 4 cartelle arretrate e ha sborsato 679 euro.

Quali tributi. La mini sanatoria ha riguardato le cartelle e gli avvisi di accertamento esecutivi emessi per tributi di competenza delle agenzie fiscali (come agenzia delle entrate, demanio, dogane), uffici statali (ministeri e prefetture) ed enti locali (Province e Comuni) e affidati a Equitalia entro il 31 ottobre 2013. Chi ha deciso di aderire alla sanatoria ha potuto risparmiare estinguendo i debiti accumulati nelle cartelle notificate entro quella data e relative a tributi erariali (come Irpef e Iva), e non erariali (come bollo auto e multe per violazione del codice della strada). Esclusi dalle agevolazioni, invece, i debiti Inps e Inail, oltre alle somme dovute per effetto di sentenze di condanna della Corte dei conti.

Come si paga. La maggior parte dei contribuenti ha estinto il proprio debito in una sola giornata e direttamente in una sede di Equitalia. Questa la procedura seguita: prima la richiesta dell’estratto di ruolo (cioè la radiografia della propria situazione debitoria fotografata al 31 ottobre), poi il versamento della somma corrispondente (in un’unica soluzione, condizione imprescindibile per la definizione agevolata) in una delle casse abilitate ai pagamenti. Molto più bassa la percentuale di contribuenti che hanno deciso di fare due file, portandosi a casa l’estratto di ruolo e decidendo in un secondo momento di ritornare per pagare. E basso anche il numero di persona che hanno regolato i conti compilando un bollettino F35 in un ufficio postale. Tanti, invece, i contribuenti che hanno chiesto delucidazioni sulla propria situazione e si sono scoraggiati alla vista del totale da pagare e, soprattutto, dell’impossibilità di rateizzare l’importo. Sono andati via dagli uffici e non sono tornati in tempo utile per sanare il debito maturato. Che nel frattempo, però, continua a lievitare.

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